LATINA – La squadra Mobile di Latina venerdì ha notificato la misura del divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un professionista di Genova ma di fatto domiciliato nel capuologo pontino . Il provvedimento, richiesto dalla Procura ed emesso dal Gip del Tribunale di piazza Buozzi, è stato adottato con le ipotesi accusatorie di stalking e tentata estorsione ai danni di un libero professionista di Latina che con l’indagato ha intrattenuto sinora rapporti di natura lavorativa. Il divieto di avvicinamento scaturisce dalla denuncia della vittima, stanca di subire comportamenti vessatori, minacce, molestie e finanche estorsione. L’indagato avrebbe minacciato di denunciare il collega se non avesse restituito una somma di danaro consegnatagli a titolo di acconto sul compenso professionale complessivo pattuito. Alle minacce su WhatsApp seguirono anche pedinamenti al punto che la vittima sarebbe stato costretta per tutelare la propria incolumità fisica a cambiare le proprie abitudini di vita e a rinunciare agli incarichi professionali ricevuti dal professionista un tempo amico.