FORMIA – Se il presidente del consiglio comunale di Formia Pasquale Cardillo Cupo sta incontrando difficoltà a convocare da oltre venti giorni il massimo consesso cittadino, è giunto il momento che intervenga il neo Prefetto di Latina Vittoria Ciaramella. Il motivo? Per essere partecipe delle enormi difficoltà in cui si muovono i consiglieri comunali di minoranza di Formia nel “vedere garantiti i diritti democratici di partecipazione e controllo alla vita amministrativa della città”. Lo si legge in una lettera che i consiglieri comunali d’opposizione Imma Arnone, Paola Villa, Alessandro Carta, Luca Magliozzi, Amato La Mura, Nicola Riccardelli e Antonio Di Rocco hanno inviato al presidente del consiglio Cardillo Cupo, al sindaco Gianluca Taddeo e alla segretaria generale Marina Saccoccia.
Quelle delle minoranze è un nuovo sollecito che, a fronte di una richiesta di convocazione del consiglio comunale formalizzata esattamente un mese fa (il 1 novembre 2024), ha ora una nuova e più probante interlocuzione istituzionale, quella del Prefetto di Latina di cui si chiede un intervento nei confronti dei vertici dell’amministrazione comunale a Formia a convocare un consiglio secondo due precise: venti giorni di tempo dalla richiesta e cinque consiglieri proponenti. E invece questa richiesta è rimasta disattesa nonostante affermino il contrario l’articolo 39 del decreto legislativo e l’articolo 47 dello Statuto del comune di Formia. Le minoranze avevano tentato di alzare l’asticella presentando una corposo ordine del giorno contenente le principali questione e tematiche dell’agenda amministrativa. E invece ad un mese dalla presentazione la richiesta ufficialmente è finita nel vuoto anche se nei giorni scorsi lo stesso presidente d’aula aveva provato a giustificare il mancato consiglio comunale a causa dei ritardi che – a suo dire- stanno caratterizzando l’arrivo delle proposte di delibere da parte dei dirigenti competenti: “Cominciano a dubitare su questa versione del presidente Cardillo Cupo – ha sbottato il capogruppo di Guardare Oltre, Imma Arnone – perché in consiglio, il giorno che sarà convocato, non ci sarà da votare nulla ma avviare un proficuo confronto su alcune delle emergenze che stanno paralizzando la città e i cittadini. Intanto i consiglieri di opposizione hanno inviato un altro siluro all’indirizzo del presidente Cardillo Cupo: ”Lo invitiamo – hanno terminato i consiglieri Arnone, Villa, Carta, Magliozzi, La Mura, Riccardelli e Di Rocco – al rispetto dei tempi di inserimento nell’ordine del giorno della convocazione le mozioni, le interrogazioni e le interpellanze presentate, ormai da mesi”.
CONVOCATO A FORMIA IL COORDINAMENTO PROVINCIALE FDI
Attaccato per il suo immobilismo amministrativo per l’omessa convocazione del consiglio comunale di Formia, il suo presidente Cardillo Cupo si sta distinguendo sul piano politico all’interno del suo partito, Fratelli d’Italia. Dopo essere stato alla testa del gruppo consiliare e del coordinamento cittadino di Fdi circa un presunto disinteresse politico del partito provinciale nei confronti di quello del sud pontino, l’avvocato Cardillo Cupo ha centrato l’intento di chiedere l’intervento del coordinatore provinciale Nicola Calandrini. Il Senatore sarà a Formia due volte in quattro giorni. Un record. Se il 6 dicembre coordinerà i lavori di un congegno sul Concordato preventivo, il 2 nello stesso albergo in località S.Janni, alle 17, presiederà i lavori dl coordinamento provinciale di Fdi con un ordine del giorno.
Spicca il primo argomento all’ordine del giorno: la calendarizzazione dei congressi comunali attese da mesi da diverse comunità di iscritti, in primis quella vivace di Minturno dove il partito è letteralmente ibernato. Prima delle “varie ed eventuali” il parlamentino di Fdi in programma a Formia dovrà costituire i dipartimenti monotematici a livello provinciale e disciplinare la “partecipazione dei territori” alla festa nazionale di Fdi, Atreju, in programma a Roma dall’8 al 15 dicembre. Il Senatore Calandrini, in effetti, l’aveva detto: Se qualcuno mi cerca, non esiterà un istante a rispondere. E così è stato. Le due iniziative del 2 e 6 dicembre di Fdi in programma presso un albergo lungo il litorale di levante stanno rilanciando un quesito: ma un partito che da oltre tre anni governa il Comune di Formia, la Regione e l’Italia ha a disposizione a Formia una sede in cui svolgere la propria attività politica? Gli alberghi servono ad altro, ad ospitare turisti e a fare economia…anche sul litorale di Santo Janni e trecentosessantacinque giorni l’anno…O almeno…