Gaeta / Comune condannato per bagnante caduta a Serapo, chiesto intervento della Corte dei Conti

Cronaca Gaeta

GAETA – E ora qualcuno paghi…senza esitazione alcuna. Nonostante abbia avuto l’onere di rappresentare le minoranze a causa della contestuale assenza dei consiglieri comunali di opposizione Franco De Angelis e Sabina Mitrano, il capogruppo consiliare del partito Democratico Emiliano Scinicariello ha tenuto testa nel consiglio comunale di Gaeta tornato a riunirsi venerdì pomeriggio per l’approvazione del Dup, il documento unico di programmazione 2025. L’esponente l’ha fatto in occasione dell’approvazione, imbarazzante, di una delibera contenente una variazione di bilancio per liquidare per quasi 30mila euro non tanto una bagnante di 56 anni di Roma caduta su un viottolo mattonato il 26 agosto 2018 “all’altezza del Palm Beach” sul lungomare di Serapo quanto per mascherare un atteggiamento superficiale di un comune risultato “contumace” nel procedimento terminato il 2 luglio scorso davanti il giudice civile del Tribunale di Cassino Vincenza Ovallesco.

Scinicariello ha deciso di fare ricorso all’autoironia per dire di “non essere completamente solo” in consiglio comunale quando la sua richiesta di intervento della Procura regionale della Corte dei Conti e del Nucleo valutazione dei dirigenti sia stata invocata anche platealmente da due autorevoli esponenti della maggioranza Leccese, l’ex sindaco Massimo Magliozzi e, soprattutto, l’ex presidente del consiglio comunale (anche lei un tempo del Pd) Pina Rosato. Ma Scinicariello è andato com’era nelle previsioni: è calato il gelo nell’aula consiliare del comune di Gaeta quando avanzato tre quesiti che, se risolti, delfinerebbero la responsabilità soggettiva della mancata costituzione in giudizio del comune di Gaeta in un banale procedimento per un incidente derivante da un’insidia stradale.

Il primo: è stata la dirigente all’epoca dei fatti (nel 2021) del settore “ Sviluppo economico, Edilizia, Attività pianificatoria e Patrimonio (SEAP) del comune di Gaeta” Stefania Della Notte ad omettere di chiedere all’avvocatura di costituirsi nel ricorso contro l’avvocato della 56enne vittima della caduta Elena Perotti?

Il secondo: E’ stato per caso il comune di Gaeta a finanziare l’installazione della mattonelle su un viottolo di collegamento al Palm Beach contro le quali inciampò la turista romana ripotando una prognosi di 30 giorni ed un’invalidità permanente del 5%? E se fosse stato il privato in qualità di concessionario di un tratto di demanio marittimo perché il comune non ha provveduto a segnalare alla donna vittima della caduta la sua incompetenza a difendersi?

Il terzo: Se è vero – come si legge nella sentenza della giudice Ovallesco– che il comune di Gaeta prima dell’inizio del contenzioso nel novembre 2021 ha partecipato ad un tentativo di mediazione con la difesa della domma caduta perché poi non ha pensato bene costituirsi in giudizio? Insomma si è creato un pericoloso ed omissivo corto circuito tra il settore Seap e l’avvocatura comunale che il capogruppo del Pd Scinicariello ha chiesto della vicenda non si occupi per un quasi certo danno erariale la Corte dei Conti – alla donna romana sono stati assegnati quasi 30mila euro (per la precisione 29mila e 785mila euro) per danni patrimoniali e non patrimoniali, per quelli morali (7000 euro), per le spese mediche affrontate a seguito della caduta e per quelle di liti.

Il capogruppo Dem ha voluto leggere in aula una lettera allegata alla delibera riguardante l’approvazione della variazione di bilancio dell’attuale dirigente del Seap, Pietro D’Orazio: “Sulla contumacia del Comune lo scrivente relatore non è in grado di formulare una obiettiva motivazione in quanto non presente nell’organico dell’Ente all’epoca del sinistro (anno 2019), né all’epoca dell’instaurazione del giudizio (anno 2021) e, inoltre, in considerazione del contesto temporale ritiene di dare priorità alla attivazione della procedura di riconoscimento del debito fuori bilancio nell’esercizio finanziario 2024 per non incorrere in ulteriore aggravio di spesa piuttosto che sindacare l’operato di colleghi dirigenti peraltro non avendo alcun potere in tal senso”.

Quest’ultimo passaggio di D’Orazio è stato a più riprese sottolineato da Scinicariello per dimostrare che uno stesso dirigente del comune di Gaeta mette per iscritto che non spetta a lui (ironicamente parlando) sindacare l’operato di colleghi dirigenti. “Su quali la Giunta Leccese dovrebbe fare chiarezza – ha aggiunto Scinicariello – e un primo e concreto gesto di “buona volontà” potrebbe essere quello di coinvolgere il nucleo di valutazione dei dirigenti avendo come punto di riferimento l’imbarazzante delibera di condanna del Tribunale di Cassino, peraltro neanche appellata dallo stesso comune di Gaeta nel periodo successivo alla sua pubblicazione.

IL DUP, LE FAVOLE DI LUCI E LA NOMINA DEL NUOVO ASSESSORE

Il consiglio comunale di Gaeta ha offerto altri fuochi pirotecnici quando lo stesso capogruppo del Pd (venerdì sera In grande spolvero) ha polemizzato (questa volta con il sorriso sulle labbra) con il sindaco Cristian Leccese dopo la presentazione del Documento unico di programmazione 2025. Il primo cittadino l’ha considerato la stella polare che continuerà a tracciare lo sviluppo di Gaeta nel prossimo anno. Scinicariello ha contestato la gestione di alcuni cantieri pubblici ancora desolatamente fermi (“quando riuscirà, se ci riuscirà, ad aprili non si metta la fascia tricolore perché verrò a contestarla se non chiederà scusa alla città”) e l’abnorme di danaro pubblico per le Luminarie di quest’anno. “Mi perdoni – ha concluso Scinicariello – ma quelle del Natale 2024 sono davvero brutte…”

Nelle fasi iniziali del consiglio comunale di venerdì – come da noi annunciato il 15 ottobre – il sindaco Leccese ha annunciato il sesto avvicendamento assessorile in due anni e mezzo di consiliatura…un record. Il dimissionario avvocato Stefano Martone è stato sostituito con le deleghe ai Lavori Pubblici (che aveva avocato a se il sindaco dopo le dimissioni dell’assessore Simone Petruccelli) e alla Polizia Locale da Luigi Gaetani, il primo dei non eletti con 151 voti personali per la lista “Azione Popolare” di cui è capogruppo di Forza Italia Massimo Magliozzi. Sarebbe stato quest’ultimo a condurre in diversi fasi le trattative con il sindaco Leccese. Era stato proprio l’ex primo cittadino il 24 agosto scorso, senza peli sulla lingua, ad esprimere in pieno consiglio comunale la sua velenosa contrarietà al progetto i variante al Prg per la realizzazione di una casa di riposo in località Calegna.

Aveva definito i colleghi di maggioranza “camerieri” naturalmente al servizio della società edile proponente, la “Pida srl”. In molti volevano che le dichiarazioni di Magliozzi, ritenute “gravemente calunniose” finissero al vaglio della Procura della Repubblica di Cassino. E invece il ritorno di fiamma del “capitano” Magliozzi è stato commento da Scinicariello con un celebre motivo di Peppino Di Capri: “Cameriere…..champagne”.