FROSINONE / LATINA – L’ordine del giorno, approvato dal Governo con l’impegno di inserirlo in uno dei prossimi provvedimenti in esame nelle aule parlamentari, sulle zone franche doganali intercluse per il basso Lazio “rappresenta un primo passo importante per richiamare l’attenzione del governo su una questione strategica per lo sviluppo economico e occupazionale delle province di Latina e Frosinone”. Così si esprime in una nota il senatore e coordinatore provinciale di Latina di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della commissione Bilancio a Palazzo Madama che ha sottoscritto l’emendamento in materia.” La vicinanza della Zona economica speciale (Zes) del Mezzogiorno a queste aree, unita ai tempi tecnici necessari per rendere operativa la Zona logistica semplificata (Zls) del Lazio il cui iter è stato riattivato dalla giunta Rocca, rischia di creare un divario competitivo insostenibile”, afferma.
Per questo, prosegue, “è fondamentale che si proceda speditamente con la valutazione e l’approvazione della zona franca doganale, che consentirebbe di attrarre investimenti e offrire strumenti concreti di sviluppo, attraverso agevolazioni fiscali e doganali. L’esperienza positiva di altre realtà italiane, come Taranto e Brindisi, dimostra che le zone franche doganali possono essere un volano per l’economia locale, in particolare in territori caratterizzati da una forte vocazione industriale e logistica“.Calandrini conclude dunque sottolineando che il suo impegno “affinché il governo intervenga quanto prima con un prossimo decreto per trasformare questa proposta in realtà, offrendo finalmente al basso Lazio l’opportunità di competere alla pari pari.