Gaeta / Comune condannato per bagnante caduta, le Minoranze chiedono indagine amministrativa

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GAETA – Un’azione di rivalsa nei confronti di quei dirigenti e funzionari  del comune di Gaeta che, direttamente o indirettamente, hanno provocato la dichiarazione di contumacia da parte del Tribunale civile di Cassino nei confronti dell’ente, costretto ad approvare un debito fuori bilancio di poco meno di 30mila euro per liquidare una bagnante 56enne di Roma vittima il 26 agosto 2019 di una banale caduta su una passerella di collegamento tra via lungomare Serapo e lo stabilimento Palm beach. A chiedere al sindaco Cristian Leccese lo svolgimento di un’indagine amministrativa interna è, dopo l’infuocato consiglio comunale di venerdì sera,  il consigliere comunale di opposizione e presidente della commissione “Controllo e garanzia” Franco De Angelis. L’ha fatto dopo che il capogruppo del Pd Emiliano Scinicariello ha preannunciato l’interessamento sul caso, decisamente imbarazzante sul piano e gestionale ed amministrativo, della Corte dei Conti e del nucleo di valutazione dei dirigenti del comune di Gaeta.

Molte cose non tornano ed il consigliere De Angelis intende sapere ora perché il comune di Gaeta – una volta avviato il procedimento di risarcimento danni da parte della legale della 56enne- non si è costituito in giudizio davanti alla dottoressa Ovallesco del Tribunale civile di Cassino. Il comune era a conoscenza dell’incidente patito dalla turista (inciampando su una passerella colmar di sabbia riportò ferite giudicate guaribili in 30 giorni e un:, invalidità permanente del 5%) tant’è che partecipò ad un iniziale tentativo di mediazione presso uno studio legale cittadino. Perché poi non fu conseguente quando nel novembre 202 si trattò di formalizzare una difesa in occasione dell’inizio del procedimento davanti il tribunale di Cassino? Una richiesta del dirigente del settore sviluppo economico in carica nel 2021 (Stefania Della Notte) chiede alla giunta mitrano il mandato di conferire l’incarico all’avvocatura interna di opporsi al ricorso del legale della persona ferita “nei pressi del Palm Beach? Se si – ipotizza il consigliere De Angelis – perché non c’è stato un seguito dell’avvocatura interna?

Un fatto è certo: la delibera approvata dal consiglio comunale sarà al vaglio dei PM della procura regionale della Corte dei Conti e dei ‘valutatori’ dei dirigenti del comune del cui operato hanno avuto da ridire nelle file della maggioranza due dei capogruppo di spicco: l’ ex sindaco Massimo Magliozzi e l’ex presidente del consiglio comunale Pina Rosato. Velenosa e sarcastica la replica del consigliere De Angelis:” Da che pulpito è arrivata la predica- ha sbottato – si cerca maldestramente di chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati. Perché hanno chiesto ai dirigenti competenti di verificare se quella passarella fosse o meno regolare e legittima e, se no, di chiederne la rimozione. Per fortuna che è inverno ma si rischia un altro debito fuori bilancio che i cittadini saranno costretti a pagare in caso di un nuovo incidente solo perché il comune non interviene per difendere se stesso. Siamo in una situazione inverosimile che merita i necessari e dovuti approfondimenti perché quanto avvenuto è semplice grave e offensivo”.

Il consigliere De Angelis ne ha anche anche per l’ attuale dirigente del settore urbanistica e sviluppo, Pietro D’Orazio, firmatario di una lettera in cui ha chiesto alla politica di adottare una variazione di bilancio per liquidare la persona ferita ed “evitare di aggravare la situazione”. “Ci rendiamo conto che il dirigente D’Orazio ha la valigia in mano e sta lasciando il comune di Gaeta per quello di Formia- ha concluso il presidente della commissione ‘controllo e garanzia ‘ – Non ha voluto infierire nelle sue valutazioni nei confronti del dirigente in carica del settore nel 2021 ma ci saremmo aspettati che verificasse dopo che è stata completata la frittata chi ha realizzato e con quali titoli la passarella in cui e’ caduta  rovinosamente la donna e, dopo la sentenza per contumacia emessa dal Tribunale di Cassino, e perché non si è prodigato, qualora fosse illegittima quella passarella, per la sua rimozione”.

Mistero tutto gaetano…