FONDI – È stato inaugurato sabato 30 novembre, in via Cavour 57, il primo centro antiviolenza comunale della Città di Fondi, realizzato in un locale confiscato, ristrutturato con risorse regionali mediante la partecipazione ad un apposito bando e affidato alle associazioni Centro Donna Lilith e Nadyr. Sarà un luogo di ascolto e di rinascita, un punto di riferimento ubicato in pieno centro e uno strumento per contrastare il dilagante fenomeno della violenza contro le donne.
Al taglio del nastro hanno partecipato, oltre ad amministratori, autorità politiche e associazioni in grande quantità, anche le forze dell’ordine del territorio che, con la loro presenza, hanno voluto dare un segnale forte e, al contempo, accrescere il significato di un immobile sottratto ad una tipologia di crimine e trasformato in un potente strumento per combattere un’altra dilagante tipologia di crimine. Sono stati presenti il sostituto commissario Capo della Polizia di Stato. il Dr. Tommaso Malandruccolo, il Maggiore Saverio Loiacono, comandante della Compagnia dei carabinieri di Terracina, e il S. Ten Alessandro Ragni della Tenenza di Fondi, il Capitano Edoardo Gaglione, Comandante della Compagnia delle Guardia di Finanza di Fondi, Onorato Antonetti, in rappresentanza del Comando di Polizia Locale e agenti, militari, poliziotti e finanzieri in grande quantità.
A tagliare il nastro, assieme al sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, che ha definito il momento inaugurativo “sacro” per l’elevatissima importanza sotto ogni profilo, Francesca Innocenti, presidente dell’Associazione “Centro Donna Lilith” e Fernanda Parisella dell’Associazione “Nadyr donne contro la violenza” che gestiranno il centro antiviolenza per dieci anni a seguito della partecipazione ad un apposito bando.
Il prossimo passo sarà quello di accreditare la struttura presso la Regione Lazio facendola divenire il quarto centro antiviolenza provinciale accreditato nonché il primo del Sud Pontino (realtà analoghe esistono già a Latina, Sezze ed Aprilia). Un altro step importante sarà quello di stilare e sottoscrivere il protocollo “Zeus” con l’obiettivo di prevenire il fenomeno della violenza contro le donne proponendo agli autori delle condotte violente un percorso integrato in centri specializzati, per il loro recupero, per favorirne il reinserimento sociale e limitare i casi di recidiva; perché la prevenzione passa anche attraverso l’attenzione all’autore del reato.
Oltre all’eurodeputato Salvatore De Meo che ha seguito la genesi del centro sin da quando era sindaco, e al vice presidente della Provincia Vincenzo Mattei, hanno preso la parola diversi amministratori tra i quali gli assessori all’Urbanistica e ai Servizi Sociali Claudio Spagnardi e Sonia Notarberardino e le presidenti di commissione Daniela De Bonis e Mariapalma Di Trocchio che, ognuno per quanto di propria competenza, hanno ricostruito il percorso amministrativo effettuato nonché gli obiettivi futuri nel sociale, nelle pari opportunità e nella lotta contro la violenza sulle donne.
Spagnardi, in particolare, ha delineato una panoramica dei beni confiscati e affidati al Comune di Fondi spiegando come sia imminente l’assegnazione di altri due immobili e di come tutti gli edifici siano stati utilizzati per fini sociali quali edilizia popolare, sedi associative o, in un caso, per realizzare una casa famiglia.
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