FORMIA – Sono ormai veramente ai ritocchi finali le infaticabili donne dell’associazione “L’arte nelle mani” che da circa un anno stanno lavorando all’ideazione e realizzazione di un albero di Natale all’uncinetto. Sono 1400 circa le “mattonelle” che le mani di Alba Fonso (presidente dell’associazione), Luigina Vitale, Anna Andreozzi e Maria Migliardi hanno intrecciato tra punti bassi, punti alti e tantissimi fantasie, colori e decorazioni a tema, con meticolosità e dedizione. Parliamo di qualcosa come circa 30 chili di lana per dar vita ad un grandissimo albero che campeggerà, secondo quanto annunciato, in piazza Santa Teresa a Formia (Lt), a ridosso della festività della Immacolata Concezione, che – come da tradizione – è l’appuntamento proprio con l’apposizione degli addobbi natalizi.
Stanno, dunque, dandosi molto da fare Alba, Luigina, Anna e Maria – ospitate nella sala Falcone Borsellino del Palazzo Municipale – per completare l’assemblamento dei tanti “tasselli” cuciti per la realizzazione del loro progetto artistico-culturale: perché se è vero che la capacità di ricamare è sicuramente considerabile un’abilità artistica, così come la fantasia di immaginare un progetto così ambizioso, vero è che c’è un approccio culturale importante. Non solo pensando alla riscoperta di una capacità – quella di lavorare all’uncinetto – un tempo tramandata di generazione in generazione, ma anche rispetto al contenuto dell’albero che sarà rifinito con una cornice di lana raffigurante Babbo Natale in varie sfumature di pelle. Ed ancora, non può passare inosservato il coinvolgimento di alcune persone della cooperativa Herasmus, dell’Happy Bar, dell’Aipd ed alcuni anziani nella realizzazione di alcuni “fiocchi di neve”, sempre di lana, che andranno ad arricchire l’albero.
Manca, in effetti, la realizzazione di un telaio che sosterrà questo “mega-albero di lana” che – a sua volta – verrà adagiata su una struttura di installazione. Successivamente non resterà che andarla a vedere e sentire il “calore” che emana: e non perché si tratti di lana, ma perché – come spiega bene anche Alba Fonso: “al cospetto di qualcosa realizzato a mano e col cuore si percepisce un calore diverso, più intenso. Sono le cose che scaldano di più”.
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