TERRACINA – Nella mattinata di ieri, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Terracina (LT), all’esito di attività investigativa preliminarmente condotta, hanno denunciato, in stato di libertà, un uomo di 61 anni, di origine campana, già noto alle forze di polizia, per il reato di furto aggravato, continuato. Nello specifico, i Carabinieri, durante un servizio di controllo del territorio, su richiesta pervenuta al 112 NUE, sono intervenuti presso un esercizio commerciale dove il gestore aveva riscontrato l’effrazione di una porta e l’accesso nei locali da parte di ignoti, dai quali però non risultava mancare nulla. Nel contesto, i Carabinieri hanno altresì riscontrato che un distributore self service, ubicato a breve distanza dalla predetta attività era stato danneggiato al fine di commettere un furto. Infatti, come successivamente accertato, era stato asportato del denaro in esso contenuto per 53 euro.
Rilevato quanto sopra, l’equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Terracina ha provveduto a visionare le immagini registrate dalle telecamere installate nell’area di interesse, rilevando la presenza di un uomo, a loro noto, in orario compatibile con i due eventi. Hanno pertanto avviato le ricerche dell’indagato, all’esito delle quali, dopo poco, l’uomo è stato rintracciato nei pressi della stazione ferroviaria di Monte San Biagio. Nella circostanza, il 61enne è stato sottoposto a perquisizione personale che ha permesso di rinvenire nella sua disponibilità due cacciaviti, sottoposti a sequestro, e la refurtiva, consistente nella somma contante di 53 euro, restituita al legittimo proprietario all’atto della presentazione della querela.
Per quanto sopra, il 61enne è stato condotto in caserma per le incombenze del caso e per la successiva notifica del foglio di via obbligatorio, della durata di anni tre, con divieto di ritorno nel Comune di Terracina (LT), proposto, a seguito dell’accaduto, dalla locale Compagnia Carabinieri. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.