Il Natale rappresenta da sempre anche un momento di condivisione a tavola con pranzi e cene in famiglia. Attenzione massima agli sprechi alimentari con queste indicazioni che possono esservi sempre utili
Saranno tantissimi gli italiani che si ritroveranno a festeggiare il Natale a tavola insieme agli affetti più cari. Tra Cenone della Vigilia e pranzo del 25 dicembre, ci si può concedere il classico sgarro a diete e abitudine alimentari quotidiane per immergersi nella bontà dei piatti tipici delle feste e dei dolci che vengono consumati in questi giorni di fine-inizio anno.
Si stima, per il 2024, una spesa media di 145 euro a famiglia per cene e pranzi natalizi per l’acquisto di prodotti alimentari di qualità come pesce, carne, vini pregiati e dolci come pandori, panettoni e torroni anche di produzione artigianale. Il consiglio, in questi casi, è sempre quello di valutare con attenzione quello che si acquista, facendo attenzione a date di scadenza e deperibilità dei prodotti che possono essere sprecati, vanificando così la nostra spesa.
Per quanto riguarda la data di scadenza dei beni alimentari, è d’obbligo ricordare la distinzione tra le due dicitura che ritroviamo in etichetta ovvero
Forse non lo sapete ma esistono una serie di alimenti che si possono consumare anche dopo la data di scadenza indicata. In primis, ci sono pasta e riso che possono durare mesi o anche anni se conservati in un luogo asciutto e alla temperatura consigliata. Lo stesso vale per biscotti e cracker che restano sicuri se conservati adeguatamente come pasta e riso mentre l’assenza di umidità è essenziale per la resistenza di farina e zucchero.
Attenzione anche ai prodotti conservati in frigorifero. Il latte UHT, se ben sigillato, può essere consumato per settimane dopo la scadenza. Lo yogurt, se non ha muffa o un odore strano, consente la stessa possibilità con tutte le cautele del caso.
Per i salumi, gli altri insaccati di stagione e i formaggi, basta rimuovere eventuali muffe superficiali per consumarli ulteriormente. Anche il cioccolato può sviluppare una patina bianca sulla superficie; se viene tolta adeguatamente, il prodotto resta commestibile. Infine, anche il miele è un prodotto che non scade mai realmente con un’adeguata conservazione nel tempo in luoghi asciutti e non esposti a fonti di calore.