Scatta l’allarme per la nuova epidemia di influenza: in arrivo un ceppo particolarmente resistente, ecco i casi in cui la nostra salute è davvero a rischio
Con l’arrivo degli ultimi giorni dell’anno, non entriamo soltanto nel clima gioioso delle festività natalizie, ma anche in quello freddo e rigido dell’inverno. Che spesso e volentieri è lo scenario ideale per l’insorgere delle malattie stagionali, come nel caso dell’influenza.
Anche quest’anno, si prevedono diverse migliaia di casi nella popolazione. Tendenzialmente, non ci sarebbe troppo da preoccuparsi, trattandosi di uno scenario che affrontiamo praticamente sempre, ma quest’anno potrebbe esserci qualche cosa di diverso rispetto al solito. Infatti, stando agli esperti, se venissimo colpiti da influenza potremmo dover fare i conti con diversi sintomi piuttosto a lungo e alcuni anche alquanto pericolosi.
Se normalmente, i sintomi dell’influenza ci accompagnano per un periodo tra i 5 e i 10 giorni, questa volta potremmo dover combattere con questo stato di salute addirittura fino a due o tre settimane. Specialmente nel caso in cui sorgessero delle complicazioni ulteriori, che potrebbero mettere a rischio la nostra salute anche in maniera più preoccupante.
Influenza, tutte le complicazioni della nuova ondata stagionale: come curarsi al meglio
La fase acuta dell’influenza, con febbre e dolori muscolari e alla testa, si prevede sempre della durata di 3-5 giorni, ma il recupero, con tosse, sonnolenza e debolezza, può allungarsi fino a due settimane.
E’ una fase cruciale, questa, in cui bisogna prestare la massima attenzione e capire se tutto sta procedendo regolarmente oppure ci sono dei fattori che continuano a debilitarci e che possono celare gravi rischi per il nostro organismo. Le categorie più fragili, come sempre in questi casi, sono bambini, anziani dai 65 anni in su, donne in gravidanza, persone affette da malattie croniche, oppure immunodepresse. Il che non esclude che anche altre categorie teoricamente più in grado di resistere alle malattie possano essere particolarmente a rischio.
Occorre verificare, nel decorso della malattia, se non si presentino casi di polmonite, insufficienza respiratoria, di sepsi o un peggioramento generale del proprio quadro clinico. Qualora foste particolarmente preoccupati o dubbiosi sullo stato di salute vostro o dei vostri cari, rivolgetevi immediatamente a un medico per avere consigli sulla miglior cura da mettere in atto. Nel frattempo, potranno risultare utili altri due consigli per la miglior prevenzione possibile. Effettuare il vaccino antiinfluenzale, se non lo avete già fatto, e curare molto l’igiene lavandosi spesso le mani e limitando i contatti con agenti patogeni o con le persone malate.