FORMIA – Ieri, 10 dicembre, in tutto il mondo, si è celebrata la “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani”, una Carta scritta dopo due guerre mondiali e 70 milioni di morti per dire basta a tutti gli atti di barbarie e spingere l’umanità sulla via della pace. Per celebrare la ricorrenza, dunque, della “Giornata internazionale dei Diritti Umani” i consiglieri d’opposizione Luca Magliozzi (Pd), Alessandro Carta (Pd), Paola Villa (Un’altra città- Movimento cinque stelle) e Imma Arnone (Guardare Oltre) hanno protocollato un ordine del giorno, promosso dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali “per la pace e i diritti umani, teso a riaffermare l’impegno della Città di Formia in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale oggi sotto attacco in tante parti del mondo”.
L’iniziativa nasce alla luce dell’escalation di violenza a cui si assiste nel mondo, che rende i Consiglieri comunali firmatari fortemente “preoccupati e allarmati”, consapevoli “dell’indissociabilità del destino delle Nazioni Unite, della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani”.
Così ricordando “che tali valori, principi e diritti sono anche inscritti nella Costituzione Italiana che sta alla base della nostra Repubblica e nel Trattato sull’Unione Europea”, nonché richiamando l’art. 7 dello Statuto del Comune di Formia che al comma 1 recita: Il Comune riconosce la cultura delle differenze e fa propri i valori di rispetto della persona, promozione del lavoro, democrazia, libertà, eguaglianza senza distinzione di razza, di sesso, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, giustizia sociale, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione Repubblicana. Indica nella scelta della non violenza un metodo per l’attuazione di tali principi. Ritiene requisiti indispensabili di una matura democrazia la partecipazione dei cittadini al governo della propria comunità ed il riconoscimento del pluralismo delle forme di aggregazione nelle finalità sociali, culturali e religiose, e condividendo il programma 2024-2026 del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani “teso a trasformare ogni città in un ‘Cantiere di pace e di futuro’ e a ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace che si esprima attraverso la cura degli altri, dell’umanità e del pianeta, hanno sottoscritto una serie di richieste.
Chiedono, si legge nel documento, “al Governo e al Parlamento italiano, alla Commissione e al Parlamento europeo di: agire, in coerenza con quanto sottoscritto nel Patto per il Futuro, per difendere, rafforzare e rilanciare il ruolo di pace dell’Onu, a partire dalla sua capacità effettiva di proteggere e soccorrere le popolazioni travolte dalle guerre; operare per raggiungere la cessazione delle guerre e delle stragi in corso nel mondo, a partire dall’Ucraina, dalla Striscia di Gaza e dal Libano; di aderire alla Campagna per il rafforzamento e la democratizzazione dell’Onu promossa in occasione dell’80° anniversario della nascita delle Nazioni Unite (1945-2025) che culminerà con l’Assemblea dell’Onu dei Popoli (6-12 ottobre 2025) e la Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità “Imagine All The People” del 12 ottobre 2025; . di accogliere l’invito del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ad invitare e ospitare nella nostra città uno dei rappresentanti dei popoli che parteciperanno all’Assemblea dell’Onu dei Popoli e alle iniziative collegate; di collaborare alla realizzazione del programma di attività 2024-2026 del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani”.
Inoltre decidono di “aderire al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani che dal 1986 riunisce i Comuni, le Province e le Regioni impegnate in Italia a costruire la pace promuovendo i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione
internazionale, secondo le modalità previste dallo Statuto dell’organizzazione”.