Prima chiamano, poi riattaccano: ci avete mai fatto caso? I call center sono costretti

Chiamate con riattacco immediato dai call center, il curioso fenomeno ha finalmente una spiegazione: ecco come mai succede

Capita di sovente, quasi tutti i giorni, di ricevere chiamate da mittenti sconosciuti. Spesso e volentieri, si tratta degli innumerevoli call center delle aziende che cercano di vendere ai clienti ogni genere di prodotti. Una prassi di cui ormai siamo a conoscenza e che viene semmai tollerata soltanto con un po’ di fastidio, specialmente se non abbiamo voglia di rispondere.

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Prima chiamano, poi riattaccano: ci avete mai fatto caso? I call center sono costretti – Temporeale.info

Nel momento in cui il prodotto che ci viene sottoposto non ci interessi, siamo soliti replicare in maniera gentile, ma ferma e sbrigativa, all’operatore che ci parla, spiegando la nostra posizione. Oppure, attaccando direttamente il telefono di fronte alla voce registrata, non appena capiamo di che cosa si tratta. Ma ci sono casi in cui invece la comunicazione cade dall’altra parte.

Per cui, succede di ricevere delle telefonate a cui però rispondiamo senza avere alcuna risposta. Sono gli stessi call center a riattaccare immediatamente. E in qualche circostanza, questo ha finito anche con il preoccuparci sulla natura effettiva della telefonata. In realtà, si tratta di un qualcosa di fondamentalmente innocuo e che fa parte di una prassi specifica dei call center.

Call center e chiamate mute, le misure del Garante per la privacy per ridurle

Infatti, accade che le chiamate vengano gestite a ripetizione da servizi automatizzati. Che a volte elaborano le telefonate troppo in fretta perché il relativo operatore riesca a connettersi, oppure in momenti in cui tutti gli operatori sono già impegnati in altre chiamate.

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Call center e chiamate mute, le misure del Garante per la privacy per ridurle – Temporeale.info (foto da Pixabay)

 

E’ un approccio che ha dunque la finalità di minimizzare i tempi morti tra una chiamata e l’altra. Ciò non toglie che sia un qualcosa che può contribuire ad infastidire l’utenza, che si è molto lamentata di tutto questo. Ed ecco perché il Garante per la privacy ha posto in essere delle misure per ridurre questo tipo di telefonate.

E’ stato imposto, in particolare, che non possano esserci più di 3 chiamate mute ogni 100 andate a buon fine. Quindi, sono stati ridotti al massimo i tempi di ‘muto’ al telefono, con la linea destinata a cadere dopo tre secondi dalla risposta dell’utente, per evitare di ingenerare in lui preoccupazione. Inoltre, nel momento in cui avvenga una chiamata muta, il sistema ha l’obbligo di impedire una richiamata presso lo stesso utente per almeno cinque giorni.

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