L’uso quotidiano delle app riserva sorprese a tutti i livelli: fa la sua comparsa l’audio di un rutto in una delle più utilizzate
L’utilizzo delle app sui nostri telefoni cellulari è entrato a far parte integrante della nostra vita. Un telefono non è più soltanto un telefono, ma un dispositivo che ci permette di essere connessi con il mondo in qualsiasi momento sfruttando le infinite potenzialità della rete. E le varie applicazioni ci consentono di effettuare ogni tipo di operazione.
Con le app possiamo chattare, informarci, ascoltare musica, effettuare pagamenti e acquisti di ogni genere e via dicendo. Alcune sono particolarmente popolari perché utilizzate praticamente da tutti. E proprio per questo, vengono controllate con attenzione scrupolosa dai webmaster e dagli sviluppatori. O almeno, dovrebbero esserlo, ma non è sempre così.
Così, è capitato, in questi giorni, un episodio davvero particolare e con pochi precedenti. All’interno di una di queste app, utilizzata da milioni di persone, è comparso un file con un…rutto.
L’episodio riguarda nello specifico l’app della Banca Intesa Sanpaolo. L’applicazione per smartphone e Iphone è stata recentemente analizzata da una azienda specializzata nell’ottimizzazione di app di vario genere, la Emerge Tools, e dallo studio sarebbe emerso all’interno un file mp3 dal nome, per l’appunto, ‘rutto’.
Si tratta di un file che apparentemente non avrebbe alcuna funzione e che potrebbe essere stato lasciato come uno ‘scherzo’ dallo sviluppatore. Andando, però, di fatto ad appesantire una app che già di recente non gode di ottima fama presso gli utenti.
Nelle scorse settimane, infatti, sono stati in moltissimi a lamentare, nelle comunicazioni con la banca, disservizi dell’app stessa e problemi nell’accesso, specialmente nel momento di collegarsi al proprio home banking tramite Pc. La banca sta cercando di porre rimedio e di raccogliere tutte le segnalazioni degli utenti per fornire una esperienza più fluida. Ma dalle analisi di Emerge Tools, viene fuori, ad esempio, che l’app ha una dimensione di quasi 700 MB, troppi per una app di un istituto di credito, che dovrebbe essere più ‘maneggevole’ vista l’utenza che vi fa ricorso. La scarsa ottimizzazione a carattere generale dell’intera app, con diversi problemi specifici che sono emersi, è un punto di debolezza cui la banca dovrebbe dare delle risposte e farlo quanto prima, per evitare situazioni di disservizio più gravi.