FORMIA – Settanta giorni. Tanto è durata l’agonia al termine della quale è deceduto mercoledì presso l’ospedale “San Raffaele” di Cassino Andrea Poccia, di 72 anni di Formia. L’imprenditore ha cessato di vivere per la gravità delle ferite e dei traumi riportati domenica 2 settembre in seguito allo drammatico e rocambolesco incidente stradale verificatosi nella centralissima via Vitruvio a Formia. Poccia era alla guida del suo Suv che procedeva in direzione di Largo Paone quando, colpito da un infarto, investì frontalmente una moto che sopraggiungeva dalla direzione opposta.
L’auto, fuori controllo, letteralmente ‘decollò’ finendo sul marciapiedi opposto e terminò la sua corsa contro una frequentata
Da quel momento è iniziata un’autentica via crucis per Poccia. Dopo un primo periodo le sue condizioni peggiorarono richiedendo il suo ritorno all’ospedale San Camillo della Capitale; quando il suo quadro clinico fortunatamente migliorò, potette ritornare a Cassino. Fino a quando l’uomo ha dovuto registrare un nuovo peggioramento a causa del quale oggi ha cessato di vivere circondato dall’affetto dell’unica figlia. L’ultima fase della vita di Poccia è stata davvero sfortunata.
Due settimane prima dell’incidente Poccia subì l’incendio, a causa di un precedente rogo di sterpaglie appiccato in un terreno abbandonato lungo la riva destra del Rio Santa Croce, del vecchio deposito giudiziario dell’Aci di Formia di cui era stato un tempo titolare.