Formia / “Un inguaribile visionario”, presentazione del libro dell’avventurosa vita di Salvatore Gentile

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FORMIA – La storia di un inguaribile visionario che, negli anni ’50, ha coltivato con successo il forte desiderio di dedicarsi agli altri e, in quest’ottica, decide di farsi sacerdote. E, nonostante l’abito talare, non è stato facile (tutt’altro) il rapporto con una parte della gerarchia ecclesiastica della Chiesa di Gaeta, miope e “preconciliare”, per le coraggiose prese di posizioni sue e dei giovani del Mac (Movimento di animazione Cristiana) sulla Chiesa dei poveri, referendum sul divorzio e, poi sull’aborto. Tutto questo è Salvatore Gentile che finalmente ha deciso di sintetizzare la sua intensa esistenza in un volume che le biblioteche dei formiani dovrebbero riservargli uno spazio di primissimo piano. S’intitola “Un inguaribile visionario” che, edito da “Caramanica editore”, sarà presentato sabato 14 dicembre 2024, alle ore 17.30, presso il teatro Iqbal Masih.

Salvatore Gentile chiesto ed ottenuto che ci siano alcuni suoi “amici” che, espressione della meglio gioventù formiana, saranno protagonisti della presentazione del libro autobiografico. Tra questi Riccardo Aprea (associato a Avvocato di strada per i senza dimora), Giuseppe Nocca (affermato esperto di archeonutrizione ed apprezzato docente), Ermete Realacci (ambientalista e parlamentare, oggi presidente onorario di Legambiente), Ambrogio Sparagna (musicista e etnomusicologo), Pasquale Gionta (già preside del liceo classico Vitruvio Pollione a Formia,), Andrea Babini (docente presso l’Università di Urbino), Quenia Guevera (componente del movimento “Jovenes de la Colle” in Guatemala) ed il professor Silvano Cuciniello (presidente dell’associazione L’Aquilone” cui sarà devoluto il ricavato delle vendite del libro).

La storia di Gentile, cristiano fedele al Concilio inizialmente, fu inizialmente tranquilla; coordina prima il Gruppo di preghiera “Padre Pio” a Gaeta, poi nei primi anni ’70 a Formia con un gruppo di ragazzi crea appunto il Mac (Movimento di Animazione Cristiana), “punto di incontro cittadino per i giovani che sulla spinta del’68 volevano contribuire alla realizzazione di un mondo nuovo, senza ingiustizia, con l’affermazione dei diritti umani, la Pace, ed una Chiesa povera, per i poveri come indicava il Concilio”. Gentile decise di diventare sacerdote, scelta che ben presto ha dovuto, suo malgrado, rinnegare. Grazie al “Mac” affrontò anche la situazione sociale dei bambini e della popolazione di Castellone, quartiere abbandonato, con una inchiesta sociologica che portò a organizzare le scuole estive per i ragazzi, il centro sociale, l’ambulatorio, e altre iniziative, come la scrittura collettiva di alcuni libri. Questo fervore cominciò a destare qualche elemento di preoccupazione nel partito Stato di Formia, la Democrazia Cristiana, e coinvolse giovani e adulti formiani che trovarono nel Mac un punto di riferimento sociale importante, “molto utile in una città spesso assonnata. Poi costretto dalla gerarchia ecclesiastica Salvatore fu costretto a lasciare il sacerdozio “con tristezza che, anni dopo, si trasformerà in gioia” in un importante incontro di cui si parla nel libro…

Nel frattempo e per diversi motivi il Mac esaurì la sua spinta propulsiva e l’impegno di Salvatore verso il prossimo si indirizzò sia verso lo studio della psicologia (diventerà psicoterapeuta), ma anche verso i più fragili con la realizzazione della casa-famiglia “l’Aquilone”, che continua nel 2024 nonostante le note avversità del palazzo. Gentile, poi, è stato il promotore di un gemellaggio internazionale con il “Mojoca”, il movimento dei giovani di strada del Guatemala fondato dal suo amico, il professor Gerad Lutte, cittadino onorario di Formia per i suoi meriti professionali e sociali). Insomma, quella di Gentile è stata una vita avventurosa e nel libro si trovano risposte a molte domande che vengono in mente ripassando la storia di questo inguaribile visionario.

La serata del teatro di Masish sarà impreziosita da alcuni interventi artistici (oltre ad Ambrogio Sparagna) de “Il Volo dell’Aquilone” (amici-ospiti de l’Aquilone), Lina Senese e i “Ladri di Carrozzelle”. Il programma si concluderà con l’intervento dell’”inguaribile visionario” Salvatore Gentile che saluterà i partecipanti e autograferà copie del libro, ottimo strumento per fronteggiare l’oblio della memoria.