Tra poche ore tantissime famiglie si riuniranno per il tradizionale Cenone della vigilia di Natale cui seguirà il pranzo del 25 dicembre. Due occasioni conviviali in cui non mancano però momenti di discussione
E così siamo arrivati al Natale, un momento attesissimo da coloro che attendono le festività di fine anno per trascorrere giorni di vacanza e relax attesi da tempo.
E’ tradizione consolidata in questi giorni quella di riunirsi in famiglia per pranzi e cene a base delle pietanze tipiche del Natale, cui si affiancano torroni, panettoni, pandori e l’immancabile spumante per i brindisi. Una tre giorni, quella tra il 24 e il 26 dicembre, che mette a dura prova diete e abitudini alimentari consolidate ma, si sa, ogni tanto è anche giusto sgarrare e Natale è sempre l’occasione giusta per farlo.
Riunirsi a tavola a Natale rappresenta indubbiamente un momento di grande convivialità e spensieratezza ma non mancano le possibili insidie che potrebbero rovinare un momento per molti tanto atteso. Un recente sondaggio ha confermato infatti come cenoni e pranzi siano anche occasioni di battibecchi e piccoli litigi tra i presenti a tavola. I motivi sono i più disparati ma – ne siamo certi – almeno una volta sarà capitato a tantissimi di imbattersi in situazioni simili.
Un sondaggio commissionato dal portale inglese Lottoland che ha coinvolto 2.000 persone ha evidenziato come siano insorti motivi di discussione a tavola a Natale sul film da guardare in televisione oppure per le richieste pressanti di coloro che cercano di convincerci a mangiare e bere più di quanto volessimo.
Per il 36% degli intervistati, uno dei motivi scatenanti di battibecchi è dovuto alle discussioni che possono insorgere sulla politica, tematica già di per sé divisoria anche lontano dalla tavola. Non va meglio quando si parla di soldi, argomento pericoloso in quanto può far emergere vecchi dissidi o ruggini che hanno coinvolto alcune dei presenti in passato.
Una parte del sondaggio è stata dedicata a coloro che più di altri “istigano” i possibili litigi a tavola. In due si contendono il primato ovvero i fratelli, considerati i peggiori con il 18% dei voti e l’immancabile suocera seguita all’11%. Circa il 25 % degli intervistati ha inoltre ammesso di sentirsi in ansia a tavola per il timore di qualche commento inappropriato o possibili domande “pericolose.” In quel caso, sono tante le strategie per trarsi d’impaccio e ripristinare un clima sereno. La più usata ? Buttarsi in racconti di cose sciocche, un classico nei periodo di festa.