L’infarto miocardico è una delle principali cause di morte in Italia. Attenzione ad adottare questa procedura in caso di emergenza, è altamente sconsigliata
L’infarto miocardico acuto rappresenta un’emergenza medica che insorge quando il flusso di sangue diretto a una parte del cuore si blocca per l’ostruzione di una o più arterie adibite al suo trasporto.
I segnali di allarme in caso di infarto sono di vari tipo e non tutti necessariamente riconducibili a una crisi cardiovascolare in atto. Il dolore intenso al centro del petto e dietro lo sterno con una costrizione angosciante, una sensazione di forte affaticamento, la sudorazione fredda, le fitte addominali che si irradiano anche alla schiena sono tutti campanelli d’allarme che possono far sospettare un infarto in atto.
In casi del genere, quando ci si accorge che i sintomi sopraelencati non sono riferibili ad altre patologie è necessario ricorrere quanto prima ai soccorsi del personale specializzato. L’intervento immediato del 118 con un’ambulanza o l’assistenza al pronto soccorso possono essere fondamentali per salvarvi la vita. E’ altamente sconsigliato, invece, ricorrere a tecniche fai da te che possono compromettere ulteriormente l’emergenza in atto.
Allarme infarto, questo non devi assolutamente farlo
Con le molteplici risorse messe a disposizione dal web, è molto facile imbattersi in indicazioni mediche che spiegano come fronteggiare un attacco di cuore acuto. Si tratta di informazioni da vagliare sempre con la massima prudenza e l’attenzione necessaria. E’ questo, ad esempio, il caso di chi consiglia di tossire quando si avvertono i sintomi di un infarto in quanto un gesto simile consentirebbe di praticare una specie di messaggio cardiaco indotto.
Come riporta il Giornale.it, a smentire quello che è a tutti gli effetti un pericolo ulteriore in caso di infarto, è stato il professor David C. Gaze, docente di Patologia Chimica all’università di Westminster. In un articolo pubblicato sul sito specializzato The Conversation, Gaze spiega come tossire con forza non sia indicato in un contesto di emergenza cardiovascolare in quanto potrebbe compromettere ulteriormente le funzionalità cardiache in un momento in cui il cuore non deve subire sollecitazioni ulteriori.
Una conclusione identica a quella ribadita dall’Associazione Pavia nel Cuore stando alla quale l’atto di tossire energicamente è uno sforzo che richiede energia, quella che non possiamo richiedere al muscolo cardiaco in quanto l’arteria che dovrebbe fornirgli energia è chiusa o ristretta. Il risultato finale quindi può essere alquanto deleterio con il rischio di peggiorare una situazione che va curata da chi sa intervenire adeguatamente per prestare le prime vitali manovre di soccorso.