Il peggio è passato dopo la pandemia di Covid, ma il pericolo non è ancora cessato: ecco le ultime notizie
Impossibile dimenticare che cosa hanno significato per tutti noi le vacanze di Natale appena quattro anni fa, quando si era nel pieno dell’emergenza Covid. Pur senza le chiusure del lockdown avvenute nei mesi precedenti, il coprifuoco, le limitazioni di vario genere e le accortezze da osservare nel corso dei pranzi, delle cene e degli incontri con amici e parenti, avevano dato una atmosfera assai particolare e piuttosto cupa al periodo.
Oggi, per fortuna, è tutto diverso e da tempo ci siamo messi alle spalle il peggio della pandemia. Nonostante questo, però, occorre continuare a fare una certa attenzione, nel momento in cui si venga a contatto con persone positive al virus o quando lo si contragga in prima persona. Il virus è ancora in circolazione a livello globale e rappresenta ancora una minaccia per la salute pubblica. Viene in particolare lanciato un nuovo allarme da tenere in considerazione.
Covid, la nuova variante in circolazione: le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’Organizzazione Mondiale della Sanità invita a non abbassare la guardia nei confronti del virus respiratorio, per quanto concerne il quale ci sono ancora diversi casi nel mondo. “Il Covid continua a causare malattie, morti e sindrome post virus“, fa sapere l’OMS in una nota. Ma non c’è soltanto questo, visto che il pericolo arriva dalle nuove varianti.
Anche con la fine ufficiale della pandemia, infatti, il virus ha continuato a evolversi, per resistere ai vaccini e all’adattamento del sistema immunitario come risposta alla sua invasione. In particolar modo, desta una certa preoccupazione la variante XEC, che risulta in questo momento la più diffusa in tutto il mondo e con una casistica settimanale che continua ad aumentare. Attenzione anche alle altre varianti, le LP.8.1, NP.1 e LF.7.2, che in prospettiva potrebbero avere mutazioni in grado di renderle prominenti.
Perciò, l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia a tutti i paesi di proseguire regolarmente con il monitoraggio e il sequenziamento dei nuovi casi, nonché di proseguire con vaccini mirati per rispondere alla nuova minaccia in arrivo. I vaccini monovalenti, si apprende, per il momento hanno fornito risultati positivi nei confronti delle varianti circolanti e per questo potrebbero, nella loro composizione, riuscire a battere anche quelle emergenti.