Sinner rischia 2 anni di squalifica e le ultime voci provenienti dagli States fanno rabbrividire gli appassionati di tennis: cosa è successo
Jannik Sinner è attualmente impegnato ad allenarsi a Montecarlo, dove assieme al suo staff sta ultimando la preparazione pre-stagionale in vista della partenza per l’Australia. Il numero uno al mondo ha trascorso nel Principato anche il Capodanno, e volerà a Melbourne nella giornata di giovedì: per lui all’orizzonte vi sono due esibizioni di beneficenza con Alexi Popyrin e Stefanos Tsitsipas. Chiaramente si tratta di sfide amichevoli, ma entrambe rappresentano per l’azzurro occasioni preziose per rompere il ghiaccio alla vigilia del primo slam del 2025, l’Australian Open, in scena dal 12 al 26 gennaio.
Intanto, Sinner è ancora alle prese con la delicatissima situazione relativa al caso Clostebol. Dopo il riscorso presentato dalla WADA al TAS contro la sentenza di assoluzione pronunciata dall’ITIA, il classe 2001 altoatesino dovrà sottoporsi nuovamente a giudizio e rischia una lunga squalifica. Per la precisione una squalifica dalla durata compresa tra 1 e 2 anni, secondo la richiesta avanzata dall’Agenzia Mondiale Anti-doping.
Caso Sinner, la ‘sentenza’ proveniente dagli Stati Uniti fa tremare il mondo del tennis
Ad oggi, è davvero complicato fare previsioni su quale sarà l’epilogo di questa controversa vicenda, il cui verdetto – stando alle indiscrezioni – dovrebbe arrivare tra la fine di febbraio e metà marzo. Certo è, tuttavia, che l’argomento continua inesorabilmente a tenere banco tra appassionati ed addetti ai lavori.
Negli Stati Uniti, ad esempio, il “The Athletic” ha realizzato un editoriale analizzando le possibili conseguenze della squalifica di Jannik. Vi diciamo subito che lo scenario disegnato dal magazine del New York Times per il mondo del tennis non è dei più rosei…
“La squalifica sarebbe un duro colpo per il circuito ATP”, si legge nell’approfondimento a cura di Matthew Futterman e Charlie Eccleshare. “Una squalifica di due anni, invece, potrebbe avere conseguenze per un decennio, non solo per Sinner ma per tutto il circuito“, sottolineano i giornalisti. All’interno dell’editoriale si evidenzia inoltre che immaginare il tennis senza Sinner per un periodo di lunga durata sarebbe addirittura “come pensare che non sia successo nulla nell’era moderna”.
Insomma, come vi avevamo anticipato poc’anzi, la prestigiosa rivista americana ritiene che la sospensione del giovane tirolese potrebbe portare gravi contraccolpi nel mondo della racchetta. Staremo a vedere quali saranno le evoluzioni. La speranza, ovviamente, è che Jannik e il tennis possano lasciarsi questa parentesi alle spalle archiviandola come un semplice incidente di percorso.