Con l’inizio del nuovo anno, cominciano anche il periodo dei saldi in tutta Italia. Anche per il 2025 si prospetta un volume di affari davvero notevole
E’ un appuntamento fisso all’inizio di ogni nuovo anno quella dei saldi invernali ovvero del periodo di sconti su varie categorie di prodotti, praticato sia nei negozi tradizionali che sui portali di e-commerce.
In passato, il periodo dei saldi riguardava soprattutto abbigliamento e calzature e in genere prodotti che, con la stagione invernale, andavano incontro a un sostanziale deprezzamento. Ora invece gli sconti si praticano, di fatto, su tutto in una corsa all’acquisto aumentata anche per la presenza sempre più capillare dei portali di e-commerce sui quali è possibile imbattersi in un’offerta sempre più ampia.
Sia per i negozi fisici che online, i saldi invernali sono iniziati, in quasi tutta Italia, sabato 4 gennaio. Il periodo di sconti varia da regione a regione con una durata in media di circa 60 giorni e il termine previsto a inizio marzo. Confcommercio ha diffuso alcune previsioni di acquisto relative ai saldi per il quale si stima un giro complessivo di affari di 4,9 miliardi di euro.
Saldi invernali 2025, le stime di Confcommercio: attenzione ai prezzi
Stando a Confcommercio, sei italiani su dieci acquisteranno qualcosa nel periodo dei saldi con una predilezione per l’abbigliamento (93%), le calzature (76%) e la biancheria intima (40,7%). Circa la metà dei consumatori ha atteso il periodo dei saldi proprio per acquistare un prodotto che desiderava da un pò, risparmiando sul suo prezzo di vendita. Saldi che rappresentano ovviamente una grande opportunità per tutti gli esercenti di acquisire nuovi clienti. Non a caso, l’indagine di Confcommercio stima che il 58% di esse si aspetta un aumento della clientela.
La voglia di acquistare un prodotto deprezzato non deve far calare l’attenzione sulle possibili condotte commerciali scorrette, tipiche di questo periodo. Sono sempre utili a riguardo i consigli che vengono forniti dalle associazioni di settore che invitano a diffidare, ad esempio, di prezzi al ribasso troppo elevati superiori al 50% che potrebbero riferirsi a giacenze di magazzino invendute o a merce troppo vecchia per essere venduta.
A riguardo, è sempre opportuno controllare l’applicazione su ogni prodotto dell’etichetta con il suo costo originale, la percentuale di sconto e il costo in saldo. Se ci si imbatte nell’acquisto di merce danneggiata o non conforme, va ricordato che, anche nel periodo dei saldi, è previsto il diritto di reso o rimborso secondo le modalità previste dall’esercente. Si consiglia, pertanto. di conservare scontrini e ricevute d’acquisto per ottenere l’eventuale cambio merce.