Con il nuovo Codice della Strada sono aumentati i casi in cui si rischia il ritiro immediato della patente. C’è chi si sta attrezzando per evitarne uno dei più pericolosi
E’ passato quasi un mese dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, un provvedimento che ha introdotto una serie di novità di grande impatto sulla condotta degli automobilisti alla guida.
La tolleranza su alcune delle infrazioni stradali più comuni si è di fatto esaurita con le nuove leggi che mirano a limitare il più possibile le situazioni potenzialmente favorevoli per incidenti e altre dinamiche che minano la sicurezza della viabilità. Tra i provvedimenti in atto sta creando un certo scompiglio tra gli automobilisti (e non solo) quello inerente la possibile sospensione della patente per guida in stato di ebrezza.
Una fattispecie prevista già in precedenza ma sulla quale – dato il risalto mediatico che ha avuto l’uscita del nuovo CDS – si è creata una maggiore consapevolezza da parte degli automobilisti tanto che ristoratori e associazioni di settore hanno lanciato l’allarme su un evidente calo nella vendita di vino e alcolici dovuta proprio al rischio di un ritiro della patente in caso di controllo stradale.
Ritiro della patente per guida in stato di ebrezza, ecco come evitarlo
Il Codice della Strada prevede che ci si possa mettere alla guida con un tasso alcolemico fino a 0,5 grammi per litro. Il superamento di questa porta, gradualmente, a sanzioni sempre più severe che possono arrivare nei casi più gravi a una multa fino a 6.000 euro, alla sospensione della patente per un anno e addirittura a una pena detentiva fino a un anno.
Sul web sono aumentate le ricerche sulla quantità di alcol che è possibile assumere prima di mettersi alla guida per non incorrere in ammende e sanzioni accessorie. Per arrivare a 0,5 grammi per litro non si dovrebbe eccedere il consumo di due bicchieri di vino a stomaco vuoto e di due e mezzo a stomaco pieno. Si tratta, tuttavia, di indicazioni statistiche e non di valori assoluti.
Per arginare l’evidente calo delle vendite di vino nell’ultimo mese , i ristoratori si stanno attrezzando con possibili rimedi che possano permettere ai clienti di gustarsi adeguatamente un pasto completo. Un esercente di Livorno, ad esempio, si è messo a disposizione per offrire un passaggio a casa al cliente con un’auto guidata da un dipendente del ristorante. Più semplice e immediato, invece, l’utilizzo della Wine Bag.
Si tratta, essenzialmente, di una borsa che i clienti possono richiedere al ristorante o portarsi da sé con la quale si può portare a casa il vino non consumato a tavola anche per il timore di mettersi al volante con un tasso alcolemico superiore al limite consentito. La Wine Bag sta diventando una pratica sempre più in comune in Italia, il cui utilizzo testimonia una maggiore consapevolezza e attenzione nei confronti delle nuove regole per la sicurezza stradale. Vedremo quale sarà l’effetto sul lungo periodo. Indubbiamente, si tratta, comunque, di uno strumento semplice ed economico che può favorire il consumo consapevole di vino a tavola al ristorante senza rinunciare forzatamente a un momento di convivialità.
