Prelievo bancomat, occhio a questa cifra: rischi grosso con l’Agenzia delle Entrate

Prelievo bancomat, attenzione alle cifre selezionate agli sportelli: interviene l’Agenzia delle Entrate, ecco il motivo

Molte delle nostre abitudini sono cambiate radicalmente e in meglio, con l’avvento della tecnologia. Uno dei settori in cui riscontriamo questo con più immediatezza è quello legato ai prelievi dal nostro conto corrente in banca, che diversi anni fa era vincolato agli appuntamenti in filiale, con una certa perdita di tempo da mettere in conto.

Allarme per il prelievo bancomat
Prelievo bancomat, occhio a questa cifra: rischi grosso con l’Agenzia delle Entrate – Temporeale.info

 

Oggi, grazie alle carte magnetiche e agli sportelli utilizzabili in ogni filiale anche oltre gli orari di chiusura, il prelievo bancomat è possibile in qualsiasi momento e con grande rapidità. Ognuno di noi può facilmente e velocemente prelevare quantità di contante quando ne ha bisogno.

E’ pur vero che con l’istituzione dei Pos e dei vari sistemi di pagamento contactless non ci sarebbe più bisogno di avere banconote con noi, ma alcuni preferiscono comunque avere del denaro contante pronto all’uso. Bisogna fare attenzione però, perché sussistono dei determinati limiti oltre i quali il prelievo non è permesso, come ben sa chiunque abbia un conto corrente, l’online banking e una carta bancomat. In più, oltre certe cifre può entrare in gioco l’Agenzia delle Entrate.

Prelievo bancomat, oltre i 10mila euro al mese l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza fanno scattare i controlli

Quello che bisogna sapere in merito è che tutti i nostri movimenti allo sportello vengono monitorati costantemente dalle banche e, nel caso in cui si renda necessario, sono segnalati all’Unità di informazione finanziaria.

Logo dell'Agenzia delle Entrate
Prelievo bancomat, oltre i 10mila euro al mese l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza fanno scattare i controlli – Temporeale.info (fonte: © ANSA)

 

La soglia di attenzione è fissata a 10 mila euro mensili. Oltre quell’importo, anche dividendolo in più prelievi distanti nel tempo e non in una sola operazione, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza metteranno in atto dei dovuti controlli. Gli enti in questione verificheranno se i prelievi in esame risulteranno giustificati dalla situazione economica del correntista e non solo.

Infatti, la finalità principale per la quale si controllano queste situazioni è per prevenire fenomeni di riciclaggio di denaro o di frode fiscale. Nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate lo reputasse necessario, ci chiederebbe conto delle operazioni in questione. Non parliamo dunque di sanzioni o di accuse automatiche, ma di necessari approfondimenti per chiarire qualsiasi genere di movimento. Nel momento in cui si fornisse adeguata giustificazione dei nostri prelievi, nulla quaestio.

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