Autovelox, provvedimento unico in tutta Italia. Deciso l’annullamento delle multe, stavolta senza alcun ricorso
La recente approvazione del nuovo Codice della Strada, operativo a tutti gli effetti dallo scorso 14 dicembre, ha introdotto novità significative anche per quanto riguarda l’installazione, il posizionamento e le efficacia sanzionatoria dei dispositivi autovelox.
E’ stata normata definitivamente la distanza minima tra il segnale che indica il limite di velocità e l’autovelox, la quale d’ora in poi non può essere inferiore ai 200 metri sulle strade ad alto scorrimento e ai 75 su tutte le altre. Si è stabilito inoltre che nuovi autovelox possono essere posizionati solo su tratti di strada con un elevato tasso di incidentalità rilevato nei 5 anni precedenti all’installazione.
Altra novità importante è il divieto di cumulo delle sanzioni rilevate da uno stesso autovelox nell’arco di un’ora. Se si dovesse incorrere in una simile fattispecie, viene presa in considerazione solo quella con l’entità più elevata che viene maggiorata di un terzo.
Autovelox, multe annullate: una decisione senza precedenti
Un ambito, quello degli autovelox, su cui grava ancora il pronunciamento della Cassazione che ha stabilito la nullità delle multe per eccesso di velocità scaturite da dispositivi non omologati. Un’ordinanza che ha favorito la possibilità di inoltrare ricorsi per l’annullamento delle multe presso le autorità competenti, costrette ad agire di conseguenza dopo aver constatata la mancata omologazione degli apparecchi di rilevazione.
Proprio il timore di ricevere ricorsi a cascata ha spinto alcuni dei comuni a spegnere gli autovelox presenti sul proprio territorio, in attesa di un chiarimento definitivo sulla normativa. Verosimilmente deve essere stato proprio questo il motivo da cui è scaturita la decisione del sindaco del comune di Rovigo di annullare in autotutela ben 700 verbali di infrazioni rilevate da quattro dispositivi autovelox lo scorso 26 novembre, giornata peraltro di festa in città per il patrone San Bellino.
E’ stata la stessa sindaca Valeria Cittadin – scrive il Gazzettino – a richiedere alla prefettura l’annullamento di tutte le infrazioni rilevate in quel giorno, salvando di fatto gli automobilisti sanzionati. Questa, peraltro, non è l’unica notizia sugli autovelox che ha riguardo il territorio di Rovigo negli ultimi giorni.
Lo scorso 19 dicembre, infatti, sulla strada Romea all’altezza di Rivà del Polesine, è stato distrutto un dispositivo di rilevazione con le stesse modalità attuate, nel 2023, dall’ormai noto Fleximan. Finora, si è trattata di un caso isolato sul quale sono in corso indagini da parte dei carabinieri di Ariano per la possibile individuazione del responsabile.