La trasmissione ‘Belve’ condotta da Francesca Fagnani finisce sotto accusa: continua a far parlare di sé un metodo discutibile nel portare avanti le interviste
Belve è una delle trasmissioni più seguite del panorama italiano. Francesca Fagnani è stata molto brava a renderla un appuntamento fisso da dare ai suoi telespettatori, dove si scoprono nuovi lati delle persone che sono ospiti. Regala spesso momenti intriganti e taglienti, che inevitabilmente fanno discutere per giorni, talvolta per settimane.
Tuttavia, non tutti apprezzano questo tipo di format. Tra questi c’è anche Paolo Crepet, sociologo e psichiatra, che nel corso di un’intervista al Corriere si è soffermato anche su discorsi interessanti riguardo la televisione e programmi che ritiene inguardabili, come, appunto, Belve.
Crepet si è soffermato sulla mancanza di empatia come declino culturale: “E’ il prodotto di un declino culturale evidente. Perché uno deve andare in televisione a parlare dei fatti suoi? E’ da poveracci. Inviti il maestro Muti e gli chiedi: lei aveva un affaire con Tizia o Caia? Ma che domande sono? Uno si dovrebbe vergognare. Il mondo dei media si è abbassato a un livello che una volta si sarebbe detto ‘da lavandaia’”.
Paolo Crepet e la critica a Belve di Francesca Fagnani
Lo psichiatra si è poi soffermato sulla trasmissione Belve e su come si preoccupi più di scavare nel torbido che di scoprire il personaggio: “Perché la gente è disperata, cosa c’è di interessante? Non mi hanno mai invitato e io non ci andrei mai. La Fagnani sarà anche carina, ma è colpa di chi fa il programma che deve cercare la volta in cui sei scivolato sulla buccia di banana: disperazione allo stato puro. E gli adolescenti lo vedono che noi siamo spietati”.
Prosegue Crepet nel suo intervento dicendo: “La televisione trash di cui si parlava anni fa era l’anticamera di questo; adesso è una televisione animalesca, infatti si chiamano ‘Belve’, ‘Iene’. Non c’è nulla di umano. Se avessi ospite Giorgia parlerei solo del dolore della morte del suo fidanzato: quante volte sei morta quando l’hai saputo? Come ti sei tirata su? Chi ti ha raccolta col cucchiaino? Invece qui è come ridurre la vita di Verdi a quando ha lasciato la moglie: sì, è vero, ha lasciato la moglie. E quindi? Cosa toglie al sublime dell’Aida?”. Insomma, Belve è senza dubbio una trasmissione divisiva così come il modo in cui è condotta dalla Fagnani.