Per il 2025 sarà possibile accedere a un bonus fino a 550 euro usufruibile come detrazione fiscale. Ecco cosa riguarda e come ottenerlo
Tra addii e conferme anche nel 2025 sono previsti numerosi bonus e incentivi statali/regionali a sostegno del reddito familiare, a copertura totale/parziale delle spese sostenute in beni e servizi di pubblica utilità oppure come detrazioni fiscali.
Rientra in quest’ultima fattispecie la conferma, anche per l’anno in corso, del bonus per gli animali domestici per il quale sono stati stanziati 750.000€ fino al 2026, divisi in più annualità da 250.000€ ciascuna. Si tratta di una misura volta a sostenere i proprietari di cani, gatti e altri animali da compagnia (criceti, piccoli roditori, furetti) nelle spese effettuate per la loro cura e salute. Un’agevolazione che ha, tra i suoi scopi, anche quello di prevenire il randagismo che, stando all’ultimo rapporto Animali in Città di Legambiente, è aumentato nel 2023 dell’8% con l’abbandono stimato di 85mila cani in Italia.
Il bonus consiste sostanzialmente in una detrazione fiscale fino al 19% dei costi sostenuti per le cure del proprio animale domestico. La detrazione massima consentita, da richiedere al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, è calcolata fino a un massimo di 550 euro annui, indipendentemente dal numero di animali posseduti.
Bonus animali domestici, come accedere all’agevolazione
Come per tutti i bonus e le detrazioni fiscali, anche per l’agevolazione prevista sugli animali domestici occorre rispettare alcuni requisiti specifici. Anzitutto, i richiedenti devono avere almeno 65 anni e possedere un ISEE familiare che non supera i 16.215€. Gli animali per cui si richiede il bonus devono essere tutti regolarmente registrati all’Anagrafe degli Animali d’affezione.
Altro vincolo necessario per accedere alla detrazione è la tracciabilità delle spese veterinarie da dettagliare con fatture e scontrini parlanti che riportano il codice fiscale del proprietario e la descrizione delle prestazioni pagate.
Rientrano nelle spese detraibili, i costi sostenuti per visite specialistiche, esami di laboratorio, operazioni chirurgiche e medicinali prescritti dal veterinario. Non sono detraibili le spese effettuate per gli animali destinati all’allevamento, al consumo alimentare e alla riproduzione. Non è stato chiarito se nel beneficio possono rientrare anche rettili, anfibi e invertebrati presenti anch’essi in molte abitazioni e assimilabili, pertanto, ad animali domestici.
Alla detrazione fiscale ottenibile con la dichiarazione dei redditi, i proprietari di animali domestici possono sommare altre eventuali agevolazioni garantite da agevolazioni regionali o comunali. Potete verificarne l’effettiva disponibilità consultando i siti delle amministrazioni locali di riferimento del vostro luogo di residenza.