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Michael Schumacher, arriva la parola fine: scelta dolorosa

La scelta dolorosa riguarda quella per Michael Schumacher, arriva la parola fine che nessuno si aspettava: gli appassionati sono rimasti di sasso per ciò che succederà

Quando si parla di Michael Schumacher non si può non emozionarsi. Ha scritto la storia della Ferrari e, più in generale, della Formula 1. Quei sette titoli vinti restano scolpiti nella storia, soprattutto i cinque consecutivi con il Cavallino Rosso. Il dispiacere è non vederlo più in orbita F1 dopo l’incidente gravissimo sulle alpi francesi, a Meribel, avvenuto più di dieci anni fa e che tutt’oggi lo debilita.

Michael Schumacher, arriva la parola fine: scelta dolorosa (ANSA) temporeale.info

La famiglia ha scelto la via della riservatezza, i media riescono solo a captare qualcosa dalle dichiarazioni dei pochi autorizzati che possono andare a trovarlo. Una tristezza inaudita per i fans che ancora oggi non sanno come effettivamente sta Michael Schumacher e come procede la sua riabilitazione, comunque seguita dai migliori medici del mondo.

Siccome Schumi ha scritto la storia, è inevitabile che i cimeli a lui collegati abbiano un successo straordinario. E quindi può capitare che i collezionisti se ne impossessino, soprattutto se finiscono all’asta. Uno di questi sta facendo molto discutere considerando di cosa si tratta e di quanto siano disposti a offrire per accaparrarselo.

La prima Ferrari di Schumacher in vendita all’asta

Il prossimo 4 febbraio verrà battuta all’asta la prima Ferrari di Michael Schumacher. Si chiama F355 Gts ed è appartenuta e configurata personalmente dall’ex pilota tedesco, che la ricevette come regalo di benvenuto a Maranello nel 1996 dopo aver vinto due Mondiali con la Benetton. L’ha utilizzata fino alla fine del ’97 sulle strade super curate del Principato di Monaco.

Michael Schumacher, arriva la parola fine: scelta dolorosa (ANSA) temporeale.info

La revisione nel maggio 1996 al Ferrari Monaco Motors certificava che aveva percorso 1.639 km. Il sedile è autografato dallo stesso Schumi, alla configurazione preferì il cambio manuale invece che quello automatico gestibile dalle palette al volante. I documenti, tuttavia, dimostrano che l’auto è stata di sua proprietà fino al 2002 e non fino al ’97. Poi la acquistò Pierre Valentin e in seguito Christopher Allen, che la miste all’asta nel 2004.

L’auto, grazie alla gran cura del proprietario, ha ottenuto anche la certificazione Ferrari Classic nel 2020, vuol dire che è tutto originale, anche se sorgono dubbi sul motore con lo stesso Schumacher o qualcuno dei successivi proprietari che potrebbe aver apportato qualche modifica. Non è ancora chiaro con quale cifra verrà battuta all’asta, ma sarà sicuramente molto alta.

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Nico