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Parcheggio strisce blu, addio alla multa: in questo caso non va pagata!

Una serie di situazioni da tenere bene a mente per ogni automobilista, in questi casi la multa per il parcheggio irregolare sulle strisce blu non va pagata

Si sa, trovare parcheggio è un vero e proprio tormento quotidiano per tantissimi automobilisti. Li si vede spesso girovagare per minuti interminabili in cerca di un posto libero dove posizionare la propria auto.

Parcheggio strisce blu, addio alla multa: in questo caso non va pagata! – temporeale.info

Una vera e propria caccia al tesoro che, in non pochi casi, non si conclude con l’esito sperato, costringendo il malcapitato a parcheggiare sulle strisce blu a pagamento oppure a lasciare l’auto in sosta in posti non consentiti con il conseguente rischio di multe e rimozione del mezzo.

Non stupisce affatto, pertanto, che la multa per divieto di sosta sia seconda nelle infrazioni stradali più sanzionate solo a quelle per eccesso di velocità. Le sanzioni standard prevedono un’ammenda da 41 a 168 euro con un valore commisurato alla gravità dell’infrazione e della condotta irregolare messa in atto dall’automobilista. Esistono, infatti, anche violazioni più serie e per le quali si dovrà pagare una multa maggiore (fino a 335 euro) se l’auto in divieto di sosta impedisce il transito di mezzi pubblici (ambulanze, mezzi delle forze dell’ordine, autobus) o di persone disabili.

Multe per il parcheggio su strisce blu, in questi casi non si deve pagare

Abbiamo scritto in apertura che le difficoltà nel trovare parcheggi liberi e gratuiti costringo gli automobilisti a ricorrere a quelli a pagamento, contraddistinti dalle strisce blu e da tariffe variabili in base al luogo in cui si trovano gli stalli per la sosta e alle modalità di gestione degli stessi. Anche queste aree di parcheggio sono soggette a possibili infrazioni da parte di chi ne usufruisce. La principale è senza dubbio il mancato pagamento del ticket per la sosta.

Esistono dei casi, tuttavia, in cui la multa comminata per una infrazione del genere può essere impugnata e considerata illegittima senza dover pagare l’ammenda conseguente.

Multe per il parcheggio su strisce blu, in questi casi non si deve pagare – temporeale.info (foto Ansa)

Anzitutto la multa per il ticket non pagato è impugnabile se il parchimetro adibito al pagamento della sosta non è funzionante. In questo caso, l’automobilista deve fornire prove del mancato funzionamento tramite fotografie o segnalazioni inviate alla polizia municipale. Il verbale di multa è annullabile anche se il parchimetro non è dotato di dispositivi che consentono il pagamento della sosta con bancomat o carte di credito.

Attenzione anche al caso in cui le strisce blu siano poco visibili e vi è assenza della segnaletica indicante la presenza di un parcheggio a pagamento, un’altra situazione in cui l’automobilista sanzionato può produrre prove per farsi annullare il verbale. Si può procedere con una richiesta simile anche nella fattispecie in cui si riesce a dimostrare di aver parcheggiato l’auto sulle strisce blu per l’assenza di parcheggi gratuiti nelle vicinanze, questo perché resta obbligatoria un’alternanza tra aree sosta libere e a pagamento a meno di ordinanze comunali specifiche per zone di particolare rilevanza urbanistica.

Il ricorso per presunta illegittimità della multa comminata per mancato pagamento del ticket per il parcheggio sulle strisce blu può essere presentato al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica del verbale. E’ gratuito tranne che per i costi di invio della raccomandata. Si può ricorrere anche al Giudice di Pace. In questo caso è previsto il pagamento di 43€ di contributo unificato e di altri 27 per la marca da bollo da apporre all’atto.

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Alessandro