Minacce per l’attore che voleva interpretare Mussolini: è saltato tutto

Non facile la missione di interpretare Benito Mussolini sullo schermo cinematografico e televisivo: Luca Marinelli non è stato l’unico attore a ricevere grandi critiche

Si è conclusa ieri sera, con le ultime due puntate trasmesse su ‘Sky’, la serie televisiva con protagonista Benito Mussolini e tratta dal celebre libro di Antonio Scurati ‘M – Il figlio del secolo’. Una fiction che ha riscosso un certo successo di pubblico, ma che ha inevitabilmente, visti i temi trattati, attirato moltissime polemiche su di sé.

Statua di Benito Mussolini
Minacce per l’attore che voleva interpretare Mussolini: è saltato tutto – Temporeale.info (fonte: © ANSA)

 

Argomento della fiction, i sei anni trascorsi dal 1919 al 1925, con tutti gli eventi che hanno condotto alla nascita della dittatura fascista nel nostro paese. Dalla creazione del movimento dei Fasci di combattimento, fino al celebre discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925, in cui il Duce si assunse la responsabilità politica e morale dell’omicidio di Giacomo Matteotti. In queste settimane, c’è stato intenso dibattito sulle vicende rappresentate, sulla loro fedeltà alla realtà storica e non soltanto.

Attore protagonista, interpretando il Duce, Luca Marinelli, per il quale ci sono stati elogi ma non soltanto. Marinelli è stato contestato per la scelta di accettare questo ruolo e non sono mancati messaggi assai polemici sui social in questo periodo a lui indirizzati. Ma non è stato l’unico a subire questa sorte.

Alberto Sordi e il progetto di un film su Mussolini: i due motivi che lo spinsero a rinunciare

In passato, infatti, qualcun altro aveva pensato di interpretare Mussolini sul grande schermo. Parliamo di Alberto Sordi, uno dei più grandi attori nostrani di sempre. Che però fu ostracizzato nel suo proposito, anche ricevendo delle minacce.

Foto di repertorio di Alberto Sordi
Alberto Sordi e il progetto di un film su Mussolini: i due motivi che lo spinsero a rinunciare -Temporeale.info (fonte: © ANSA)

 

Il tutto viene riferito in un libro del 2003, “Alberto Sordi. Storia di un commediante“, in cui si trova una intervista all’attore della giornalista Maria Antonietta Schiavina. In quella sede, Sordi spiegò che per anni avrebbe voluto rappresentare Mussolini sullo schermo, ma non nella sua dimensione pubblica e politica, quanto in quella privata e familiare. “Avrei voluto vederlo a tavola, ascoltare i commenti della sua famiglia su quello che diceva al popolo dal balcone”, aveva raccontato.

Ci furono due motivi per cui Sordi rinunciò. Ricevette infatti delle minacce in centinaia di telegrammi provenienti dal Sudamerica. L’altra ragione fu il rifiuto di Rodolfo Sonego, suo storico sceneggiatore e collaboratore, di elaborare il progetto, temendo che potesse essere strumentalizzato o frainteso.

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