Usare questo prodotto è dannoso per la salute. La conferma ulteriore è arrivata con la sua messa al bando da parte delle autorità sanitarie
Come sappiamo, una sana e corretta alimentazione è una delle azioni da attuare se si vuole prevenire l’insorgere di disturbi e malattie di varia natura, finanche quelle oncologiche.
Sulle buone abitudini da seguire a tavola e sul consumo degli alimenti indicati per il vostro benessere, trovate numerosi consigli sul web. L’indicazione è sempre quella di attenersi alle informazioni fornite dai professionisti del settore e non da coloro che si improvvisano esperti, suggerendo diete e rimedi fai da te che rischiano di sortire l’effetto contrario con danni anche gravi per la nostra salute.
Se esistono alimenti e sostanze nutrienti che possono esserci da supporto nella cura e nella prevenzione di alcune malattie, ce sono altri che rischiano di provocarle. Lo conferma ulteriormente il provvedimento recentemente ufficializzato dalla Food and Drug Administration negli Usa che ha vietato l’utilizzo del colorante n.3 nella produzione di alimenti, bevande e farmaci. Il prodotto – come riporta Repubblica.it – è un additivo a base di petrolio ed è stato usato prevalentemente dall’industria alimentare per dare ad alcuni alimenti (caramelle, torte, biscotti, ghiaccioli) e bevande un colore rosso ciliegia.
Prodotto vietato negli alimenti, è pericoloso per la salute
Il provvedimento diventerà totalmente operativo a partire dal 2027, quando sarà vietata la presenza del colorante alimentare n.3 anche nei prodotti importati dagli Usa. Già da adesso, tuttavia, molte aziende statunitensi non lo usano più dopoché una decisione analoga a quella varata dalla FDA era stata presa, a livello federale, dalla California.
Il colorante n.3 è ritenuto uno dei fattori di rischio, insieme ad altri additivi alimentari, per la possibile manifestazione di malattie soprattutto nei bambini. In particolare, come riporta il fattoquotidiano.it, uno studio del California Office of Environmental Health Hazard Assessment ha rivelato che il colorante potesse rendere i più piccoli vulnerabili a problemi comportamentali come la diminuzione dell’attenzione o ad altri disturbi di tipo cerebrale.
In passato, alcuni esperimenti di laboratorio avevano dimostrato come l’assunzione di alimenti contenenti colorante n.3 fosse un fattore di rischio in quanto poteva favorire l’insorgere del cancro nei ratti maschi. A riguardo, tuttavia, la FDA, tramite una dichiarazione del vice commissario Jim Jones, ha precisato che le conseguenze, in tal senso, sono minime (ma non da escludere) per gli esseri umani così come non esistono altre evidenze scientifiche che dimostrino l’esistenza di casi di cancro in animali diversi dai ratti.