Una buona igiene orale quotidiana è fondamentale per prevenire danni a carico di denti e gengive. Per eseguirla al meglio, attenzione allo stato dello spazzolino
Dentisti e odontoiatri la raccomandano ai loro pazienti e non solo. Per prevenire l’insorgere di carie, tartaro, gengiviti e mantenere i nostri denti in salute, è necessario sottoporsi a una seduta di igiene orale ogni sei mesi.
Si tratta di una procedura, eseguita da un professionista con appositi strumenti, che permette di liberare denti e gengive dagli accumuli di placca e tartaro, principali responsabili dell’insorgere di eventuali patologie e imperfezioni estetiche. Durante una seduta di igiene, inoltre, ci si può accorgere già di possibili danni a carico di denti e gengive e intervenire prontamente per curarli ed evitare che degenerino con un conseguente aggravio delle spese già di per sé onerose quando ci si sottopone a trattamenti odontoiatrici.
Oltreché dal dentista, una buona igiene orale scaturisce anche quotidianamente ogni volta che ci laviamo i denti. La raccomandazione, non sempre possibile da seguire, è quella di procedere alla pulizia dopo ogni pasto principale. Se questo non è sempre possibile, è importantissimo invece eseguirla con uno spazzolino che ne garantisca sempre la migliore efficacia.
Pulizia dei denti, attenzione allo spazzolino: ecco quando dovete cambiarlo
Manuale o elettrico, la buona salute di uno spazzolino dipende dallo stato delle setole che, morbide o rigide che siano, vanno inevitabilmente incontro a un deterioramento a causa del continuo utilizzo. Potremmo così imbatterci, con il tempo, in setole deformate, piegate eccessivamente oppure senza più l’ampiezza originaria. In questo caso, lo spazzolino perde gran parte della sua efficacia nella rimozione di placca e residui dai denti, pregiudicando la loro corretta igiene.
Deterioramento o meno, il consiglio di dentisti e odontoiatri è quello di procedere sempre a una sostituzione dello spazzolino ogni tre mesi dal primo utilizzo. Una scelta da attuare anche quando questo strumento è ancora in buono stato. Va cambiato, invece, prima dei tre mesi se lo abbiamo usato durante una malattia, questo per evitare ulteriori contaminazioni batteriche.
E’ altresì importante per l’efficacia della pulizia di denti e gengive, pulire adeguatamente le setole dello spazzolino con acqua calda, facendo attenzione che non rimangano residui di cibo o dentifricio tra gli interstizi, terreno fertile per la proliferazione di batteri potenzialmente dannosi. Lo spazzolino, inoltre, va lasciato asciugare all’aria aperta senza il tappo di plastica che chiude le setole. Quest’ultimo può essere utile solo se dobbiamo trasportare lo spazzolino per non farlo sporcare. Chiudendolo mentre si asciuga, rischiamo di lasciare le setole troppo umide, aumentando le probabilità di sviluppo di batteri.