E’ un errore che commettono in tantissimi senza accorgersene. E’ così che si rischia di rovinare la conservazione del latte appena acquistato
Il latte, si sa, è uno degli alimenti più importanti nella nostra dieta quotidiana. Affinché svolga al meglio le sue funzioni per l’organismo con l’apporto di calcio e altri nutrienti, è necessario seguire alcune fondamentali accortezze per la sua conservazione dopo l’acquisto. Alla stregua dei prodotti che derivano dalla sua lavorazione (latticini, formaggi, yogurt), il latte è infatti un alimento particolarmente delicato che deve essere mantenuto, di fatto, con una procedura codificata a seconda della sua tipologia.
Cominciamo dal latte fresco. Dopo averlo acquistato, deve essere subito messo in frigorifero e consumato in base alla scadenza riportata in etichetta che va da pochi giorni a massimo una settimana. Il latte a lunga conservazione, invece, può essere mantenuto in dispensa a temperatura ambiente sempre rispettando le indicazioni di scadenza. Appena aperto però va conservato in frigorifero e consumato in un lasso di tempo molto ristretto di pochi giorni.
Stessa situazione per il latte UHT (Ultra High Temperature), sigla che sta ad indicare il processo di trattamento termico del prodotto ad elevata temperatura prima del raffreddamento e della successiva conservazione in contenitori sterili. Un procedimento che, come per il latte a lunga conservazione, incide sulle qualità del prodotto che risultano meno pregiate di quelle del latte fresco pastorizzato.
Come conservare il latte, attenzione a questo errore nel frigorifero
Per tutte le tipologie di latte destinato al consumo, il frigorifero rappresenta il luogo deputato alla sua conservazione. In tantissimi lo ignorano ma la corretta disposizione degli alimenti al suo interno è fondamentale per mantenerli in condizioni ottimali ed evitarne il danneggiamento con conseguenti sprechi, soprattutto per quelli più deperibili e a scadenza.
A riguardo, è un’abitudine scorretta (ma assai diffusa) quella di posizionare le bottiglie (o i cartoni) di latte negli scomparti posti sullo sportello del frigo. Il motivo è semplice da spiegare. Durante il giorno, infatti, il frigorifero viene aperto molte volte e questo causa uno sbalzo termico dovuto all’aria calda che entra inevitabilmente all’interno.
Si crea così un’escursione termica potenzialmente pericolosa che può minare, anche nell’immediato, le qualità dei prodotti freschi. Se i danneggiamenti sono evidenti come nel caso delle confezioni deteriorate e del colore del latte divenuto ingiallito, saremo inevitabilmente costretti a buttarli prima della scadenza.
Per limitare i possibili effetti negativi degli sbalzi termici, è consigliato riporre latte ma anche burro, yogurt e latticini sui ripiani centrali del frigorifero dove la temperatura resta maggiormente costante. Attenzione, tuttavia, a non posizionare le confezioni a ridosso della piastra in fondo al frigorifero dove la temperatura è particolarmente bassa. In questo caso potremmo imbatterci nell’effetto opposto ovvero che il latte rischia addirittura di ghiacciare e diventare così non adatto al consumo.