Solo così ci si può salvare dall’asteroide che sta puntando alla Terra: l’ONU ha attivato due task force che avranno dei compiti importanti da portare a termine
E’ sempre stato molto interessante scoprire i pareri degli scienziati riguardo il pericolo che la Terra potesse essere colpita da un asteroide. Le ultime notizie riguardano proprio la 2024 YR4, che secondo le stime degli esperti ha la probabilità del 2,2% nel 2032 di impattare sulla Terra. Sono già stato attivati due comitati dell’ONU ovvero l’International Asteroid Warning Network (IAWN) e lo Space Mission Planning Advisory Group (SMPAG).
![Test della Nasa](https://www.temporeale.info/wp-content/uploads/2025/02/asteroide-temporeale.info-110225.jpg)
Entrambi sono gruppi che rappresentano la task force che si occuperà di capire e pianificare quali azioni intraprendere e di elaborare la strategia insieme ai governi, nel caso si concretizzasse il rischio. L’IAWN è presieduto dalla Nasa ed è responsabile del coordinamento del gruppo internazionale di organizzazioni coinvolte nel tracciamento, monitoraggio e caratterizzazione di asteroidi e altri oggetti spaziali vicini alla Terra.
L’IAWN si occupa di aiutare i governi analizzato le conseguenze e la pianificazione delle opzioni di risposta alla mitigazione. I firmatari della Dichiarazione di Intenti mettono a disposizione della task force una gran quantità di risorse terrestri e spaziali per rilevare e osservare i Neo, valutando le possibilità di impatto e le sue caratterizzazioni fisiche.
Un asteroide potrebbe colpire la Terra: la situazione
Poi c’è lo SMPAG che è il secondo gruppo della task force ed è presieduto dall’Agenzia Spaziale Europea. Lo scopo principale è quello di prepararsi per una risposta internazionale a una minaccia proveniente da un oggetto vicino alla Terra attraverso lo scambio di informazioni. Ma anche sviluppando opzioni per la ricerca collaborativa e le opportunità di missione.
![Test della Nasa](https://www.temporeale.info/wp-content/uploads/2025/02/asteroide-temporeale.info-110225-1.jpg)
Nell’ultima riunione internazionale tra le parti si è concluso che SMPAG continuerà a monitorare l’evoluzione e la probabilità di impatto e la possibile conoscenza delle dimensioni. Ma si è ritenuto prematuro sviluppare delle raccomandazioni specifiche per eventuali missioni. Questa questione verrà studiata più avanti, verosimilmente in un’altra riunione che si terrà tra fine aprile e inizio maggio. Ovviamente, sarà anticipata nel caso la situazione dovesse aggravarsi.
Insomma, una situazione che richiama un po’ i film sullo spazio. E’ possibile, dunque, che l’asteroide colpisca la Terra, anche se ci sono delle probabilità molto basse. Non resta che attendere gli studi degli esperti e le contromisure che prenderà la Nasa e i suoi abili collaboratori nei prossimi anni.