Arriva una sentenza su Agenzia delle Entrate e sulla Guardia di Finanza da parte della Corte Europea di violare i diritti umani per i poteri senza limiti: tutti i dettagli
L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza sono state accusate dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo di violazioni molto gravi. E’ arrivata anche una sentenza, con l’Italia sanzionata costretta a pagare 3.200 euro a ricorrente. Le violazioni dei diritti umani in sede d’ispezione. In sostanza, le azioni dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza violano le regole.
![Ispezione Guardia di Finanza](https://www.temporeale.info/wp-content/uploads/2025/02/guardia-di-finanza-temporeale.info-140225.jpg)
E’ arrivata una sentenza, la condanna e anche la raccomandazione di riformare le regole. Le ispezioni del Fisco e della Guardia di Finanza possono avvenire in qualsiasi momento, qualora lo ritengono opportune, e in qualunque luogo si ritenga opportuno farlo purché il tutto sia collegato all’azienda sorvegliata.
Spesso, quindi, capita di vedere delle vere e proprie invasioni da parte degli addetti del Fisco e della GDF che perlustrano in modo minuzioso qualsiasi elemento riguardi l’azienda e anche quelli che non la riguardano. Hanno pieni poteri e questo non va giù a tantissime persone, che vedono dei poteri non commisurate alla portata dell’operazione che stanno conducendo.
La CEDU ha sentenziato contro Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza
Secondo una sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, le azioni dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza in Italia vanno corrette, perché violano il diritto al ‘rispetto di domicilio e corrispondenza’. In sostanza, viola i diritti dell’uomo. Secondo quanto riferito da Il Fatto Quotidiano, viene contestato il ‘potere discrezionale illimitato’. I giudici hanno imposto un risarcimento danni nei confronti delle aziende che hanno fatto ricorso, in questo caso si parla di Italgomme Pneumatici e altre 12 aziende pugliesi.
![Sede Agenzia delle Entrate](https://www.temporeale.info/wp-content/uploads/2025/02/agenzia-delle-entrate-temporeale.info-140225.jpg)
L’accusa, però, è esteso a tutto il metodo italiano: mancano dei chiarimenti fin dove si può estendere un’ispezione, quando può scattare e quali autorità sono autorizzate ad accedere ai locali. Oggi questi limiti non ci sono, quindi l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza ha un potere illimitato.
Infatti, possono decidere quando fare i controlli e quante volte possono ripeterli, anche la quantità di documenti da analizzare e copiare. Mancherebbe anche la chiarezza sulle modalità di far ricorso: infatti, è possibile farlo solo se da un’ispezione scaturisce l’avviso di accertamento o la cartella esattoriale. Insomma, è possibile quindi che dopo la sentenza le cose in Italia cambieranno.