Un ex calciatore della Juve finisce a vivere in una casa popolare: è polemica sui social per ciò che è successo, si tratta di un grande giocatore che ha scritto la storia del club bianconero
Sono sorte diverse polemiche negli ultimi giorni per ciò che è successo a un famoso ex calciatore della Juve. Si tratta di Stefano Tacconi, portiere di successo che ha visto la maglia bianconera dal 1983 al 1992. In carriera ha vinto praticamente di tutto: dagli Scudetti a qualsiasi competizione continentale. Tacconi è, infatti, l’unico portiere ad aggiudicarsi tutte e cinque le competizioni UEFA che all’epoca erano istituite, compresa la Coppa Intercontinentale nel 1985 contro l’Argentinos Juniors.

Tacconi, tuttavia, sta vivendo un periodo personale molto complicato dopo l’aneurisma cerebrale che lo ha colpito nel 2022. La sua vita è stata a rischio e ancora oggi combatte per riprendersi, affrontando cure e terapie al Don Gnocchi di Milano. La famiglia ha, quindi, richiesto l’alloggio popolare visto che soddisfa tutti i requisiti.
E’ scoppiata la polemica per la casa popolare assegnata a Stefano Tacconi e alla sua famiglia, ma non solo. Le critiche sono arrivate anche perché la richiesta di cambiamento dell’alloggio è stata subito accolta, quando di norma ci vogliono anche anni.
Ex Juve, Stefano Tacconi nella casa popolare: è polemica
Stando a quanto riferito da ‘Il Giorno’, Tacconi e la sua famiglia hanno richiesto una casa popolare tramite bando Aler, che ha poi cambiato con un’altra casa nella periferia sud di Milano. La casa è stata cambiata dopo soli due mesi con un altro appartamento popolare. C’è chi ha fatto notare la velocità del cambiamento, dove di solito bisogna attendere a volte anche anni.

Aler ha risposto: “Di norma il cambio alloggio può avvenire dopo dodici mesi dalla contrattualizzazione, ma in caso di comprovato e sopraggiunti aggravamenti medici o in caso di altro tipo di circostanze documentate è possibile procedere in deroga”. Non si è fatta attendere nemmeno la risposta di Laura Speranza, moglie di Stefano Tacconi.
Laura Speranza ha detto: “Non abbiamo ricevuto nessun favoritismo, sono stata io a decidere di presentare la domanda, insieme a mio figlio maggiore Andrea. Avevamo tutti i requisiti, siamo risultati primi della lista anche perché è stata riconosciuta la disabilità totale. Dove abitavamo c’erano quattro rampe di scale, Stefano si muove solo in carrozzina”. Insomma, nonostante le spiegazioni non si placano le polemiche sui social.