Tengono banco le condizioni di salute di Papa Francesco, che da tempo è alle prese con una patologia piuttosto particolare: ecco che cos’ha
Tra qualche settimana, si compiranno i dodici anni di pontificato di Papa Francesco. Un appuntamento importante per lui e per tutti i fedeli della Chiesa cattolica. Ma in questo periodo, il Papa sta destando una certa preoccupazione per le sue condizioni di salute non ottimali.
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Infatti, Francesco è alle prese da diverse settimane con cure mediche che più volte lo hanno portato in ospedale. Pochi giorni fa, un nuovo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Anche lì, l’affetto dei fedeli non manca, con una folla che staziona all’esterno dell’ospedale, aspettando di vederlo o comunque un cenno positivo sulle sue condizioni.
Situazione piuttosto delicata da gestire, dato che in una nota stampa del Vaticano è stato ammesso come “il quadro clinico è complesso“. La bronchite cronica delle ultime settimane non da’ tregua al Pontefice, che nelle ultime udienze pubbliche ha manifestato difficoltà a parlare e nella lettura dei sacri testi. Qualche ulteriore chiarimento è arrivato sempre dall’ultimo aggiornamento dell’ufficio stampa della Santa Sede, in cui è stato specificato che il Papa è stato colpito da una particolare infezione che ha indotto i medici a modificare le terapie di cura.
Papa Francesco, la bronchite cronica causata da una infezione polimicrobica: la diagnosi
Il Papa, si apprende, è stato colpito da “una infezione polimicrobica alle vie respiratorie“. Una patologia che va curata in maniera molto attenta e approfondita e per questo si prevede un possibile ulteriore prolungamento della degenza di Francesco in ospedale.
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L’infezione polimicrobica si caratterizza, come possiamo intuire dal termine, per la presenza simultanea di due o più agenti patogeni, che possono interagire tra loro e rendere più complesse le cure e la guarigione. Tra questi agenti patogeni, possono esserci batteri, virus e funghi. La patologia va a colpire soprattutto anziani e fragili.
I sintomi possono essere tra i più disparati. Si va dalla febbre persistente alla forte tosse, alla dispnea e al dolore toracico, con debolezza generale. Nei casi più gravi, l’infezione si associa, come nel caso del Pontefice, a forme di bronchite e broncopolmoniti. Per una diagnosi corretta, occorrono esami specifici su base microbiologica per individuare la natura esatta dei virus o dei batteri e stabilire così la miglior cura possibile. Di solito, si inizia da un trattamento antibiotico, con combinazione di diversi principi attivi per coprire tutto il possibile spettro di flora batterica coinvolta.