Pensioni, importo ridotto a marzo: quanti soldi mancheranno nel cedolino

Attenzione agli importi delle pensioni che saranno pagate a marzo. L’assegno potrebbe essere diverso e più basso del previsto

Pensioni di marzo più basse, nonostante gli aumenti per l’adeguamento previsto dalla Legge di Bilancio ? Sembra un paradosso ma, in realtà, è tutto vero.

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Pensioni, importo ridotto a marzo: quanti soldi mancheranno nel cedolino – temporeale.info

Andiamo con ordine. Come comunicato dall’INPS, le pensioni subiranno una variazione a marzo per una rivalutazione degli importi che tiene conto sia degli aumenti previsti dall’approvazione dell’ultima Legge di Bilancio quanto dell’adeguamento degli stessi al tasso di inflazione. Il rialzo varia in base all’entità dell’assegno percepito e viene distribuito con le seguenti modalità.

Chi percepisce una pensione pari o inferiore al trattamento minimo, beneficerà di un aumento del 2,2% dell’importo pari a 13,72€ al mese, cifra che porterà l’assegno a quota 616,67€ mensili. I titolari di un trattamento pensionistico pari o superiore a quattro volte il trattamento minimo (fino a 2.394,44€ lordi al mese) recupereranno lo 0,8% per l’adeguamento all’inflazione, percentuale che diminuisce allo 0,7% per chi riceve un importo tra 2.394,44€ e 2.993,06€ e allo 0,6% per chi supera i 2.993,06€.

Pensioni di marzo, gli aumenti possono svanire: il motivo

Gli aumenti citati, tuttavia, per molti pensionati saranno tali solo sulla carta. Con il pagamento delle pensioni di marzo è previsto, infatti, anche il ritorno delle trattenute fiscali con le addizionali IRPEF che variano in base alle aliquote stabilite dai comuni e dalle regioni. A marzo, in particolare, parte la trattenuta sull’acconto che è pari al 30% dell’importo dovuto. Un prelievo che, inevitabilmente, influirà sull’entità del prossimo assegno in pagamento.

Citando l’esempio riportato dal sito Quifinanza.it, un pensionato da 1.500 euro lordi residente a Roma, dove è in vigore un addizionale comunale dello 0,9%, avrà una trattenuta di 59€ sul cedolino di marzo. Per un profilo simile, dunque, la riduzione della pensione sarà più cospicua rispetto alla rivalutazione delle stessa.

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Pensioni di marzo, gli aumenti possono svanire: il motivo – temporeale.info (Foto Ansa)

Chi possiede le credenziali di accesso con SPID o Carta d’Identità Elettronica al portale INPS può già verificare l’importo della sua prossima pensione, consultando l’apposito menù Cedolino presente tra i servizi offerti. Nel caso di un importo diverso dal solito, pertanto, la causa è riconducibile a quanto abbiamo spiegato. In caso di dubbi, il consiglio è sempre quello di rivolgervi al vostro consulente di fiducia o un CAAF che può assistervi gratuitamente.

Attenzione inoltre al primo giorno di pagamento degli assegni di marzo. Chi riceve l’importo tramite accredito sul proprio conto corrente dovrà aspettare fino a lunedì 3 marzo. Chi riscuote direttamente allo sportello, invece, può presentarsi già da sabato 1 marzo, seguendo come sempre l’ordine alfabetico stabilito.

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