Negli ultimi anni sono aumentati i criteri relativi all’età per andare in pensione. La situazione è peggiorata ma occhio alle ultime novità.
Negli ultimi decenni il mondo del lavoro ha dovuto fare i conti con vari problemi e un tasso di disoccupazione in costante aumento. Sebbene negli ultimi dodici mesi la situazione sembri migliorata ci sono ancora grosse problematiche e anche per quel che riguarda la pensione sono in arrivo importanti novità.
Sopra i 50 anni è molto difficile trovare un lavoro e li la disoccupazione è ancora più alta, per questo motivo esistono soluzioni alternative ed una di queste è la pensione anticipata, ovviamente ci si può andare semplicemente in determinati modi. Andiamo a vedere nello specifico e in che modo.
Ci sono vari modi per reinserire i quarantenni e i cinquantenni nel mondo del lavoro ma c’è anche la pensione anticipata, un sistema che vede l’acronimo di RITA. Per Rita si intende la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata e si tratta di una misura che permette di ricevere un sostegno economico importante fino all’età pensionabile, ovvero i 67 anni. Una pensione anticipata che può aiutare le persone in difficoltà e che si può ottenere a determinate condizioni.
Non tutti ovviamente possono raggiungere la pensione anticipata ma bisogna rispettare alcune importanti condizioni, in primo luogo bisogna avere 20 anni contributi versati all’INPS e almeno 5 anni in un fondo previdenziale integrativo. Il Rita è una soluzione molto interessante per chi è disoccupato da almeno un anno e permette cosi di avere una rendita abbastanza importante a partire direttamente dai 62 anni.
Se invece una persona vive una disoccupazione da almeno due anni può accedere alla RITA direttamente a 57 anni e può garantire sollievo a persone che comunque difficilmente possono trovare un nuovo lavoro un pò più avanti con l’età. Sicuramente un’ottima notizia quindi per chi ha il terrore di perdere il lavoro ad una determinata età. Ma non solo in quanto esistono altre misure per avere la pensione anticipata.
Una di queste è Quota 41, una legge che permette di andare in pensione dopo 41 anni di contributi e che va indipendentemente dall’età anagrafica, purchè almeno un anno di contributi sia stato versato prima dei 19 anni. Poi c’è l’Ape sociale, che offre supporto economico alle persone in difficoltà, magari chi non percepisce più la Naspi. Una materia importante.