C’è un nuovo bonus che dà una grossa mano agli italiani dal valore di 900 euro: non bisogna presentare nessuna richiesta, andrà direttamente in busta paga
A beneficiare del nuovo bonus saranno i lavoratori dipendenti, i disoccupati con requisiti specifici e gli stagisti. A essere esclusi saranno chi possiede la Partita IVA e i redditi superiori a 28 mila euro annui. L’importo del bonus varia in base al reddito e viene accreditato tramite la busta paga senza fare alcuna domanda. Se così non dovesse essere, bisogna controllare attraverso la dichiarazione dei redditi o il datore di lavoro.
Possono accedervi i lavoratori dipendenti sia a tempo pieno sia a tempo parziale, tra cui quelli in cassa integrazione. Anche gli stagisti e i tirocinanti possono accedervi, a condizione che il loro reddito non superi i limiti stabiliti dalla normativa. E’ un aspetto molto importante, perché spesso gli stagisti sono retribuiti malissimo. Inoltre
Ad accedere al bonus saranno anche i collaboratori con contratti a progetto che rispettino i requisiti previsti. Spesso si tratta di redditi instabili quindi questo bonus può aiutare. Anche chi è un lavoratore socialmente utile può accedere il bonus, insieme a disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL e ai lavoratori in congedo di paternità o maternità.
Bonus da 900 euro, come funziona e chi sono gli esclusi
Sono esclusi dal bonus i titolari di Partita IVA, che hanno subito tante difficoltà, ma non riceveranno alcun aiuto. Tra gli esclusi figurano chi non è residente in Italia e chi supera i limiti di reddito previsti, che ammontano a 28 mila euro. Una forma chiara di questo bonus destinato a chi ne ha più bisogno. Non è necessario presentare domanda per avere l’importo, eliminando quindi la burocrazia che poteva rappresentare un ostacolo per molti.
Dunque, il bonus verrebbe accreditato direttamente sulla busta paga per chi è idoneo. E’ una misura molto importante per sostenere al meglio i lavoratori in Italia, che sono sempre più in difficoltà per via della crisi economica. In tanti stanno emigrando sempre di più man mano che il tempo che passa, soprattutto giovani laureati.
L’Italia vorrebbe impedire la fuga di cervelli che vanno verso paesi lavorativamente più sviluppati. I bonus senza dubbio possono dare una mano, rappresentano un toccasana per chi ne ha bisogno. La speranza è che col passare del tempo si possano adottare misure ancora più incisive.
