C’è stata una scoperta incredibile che riguarda 31 bambini tenuti segregati in casa per quello che è un vero e proprio traffico di essere umani: cos’è successo
Il traffico di essere umani è una delle cose più abominevoli della storia dell’umanità, ancor di più quando si tratta di bambini indifesi. Avviene per il loro sfruttamento, distrugge qualsiasi volontà e tratta i bambini come se fossero degli oggetti da cui trarre ricchezze di qualsiasi tipo. I bambini vengono appunto sfruttati per la prostituzione, c’è il traffico di organi, e anche venduti per chissà quale vergognoso scopo.
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Tutto ciò va contro i diritti umani e in alcuni Stati del mondo ci sono centinaia di migliaia di minori sfruttati, come per esempio per lavori forzati, ma anche per prostituzione. In questo senso, tante organizzazioni si sono allineate per combattere questa piaga, non sempre con ottimi risultati. Già, perché può succedere che spuntino fuori sempre più criminali.
Questi criminali, infatti, ‘gestiscono’ a proprio piacimento le vite di tante persone, come detto anche minorenni. Bambini strappati alle loro famiglie, presi con la forza, a cui attende un destino crudele e una vita di sofferenza. Quello che è successo nelle ultime ore ha del clamoroso.
In Bosnia fermato un traffico di essere umani: cos’è successo
In Bosnia, precisamente a Brcko, nel nord-est del Paese, sono state arrestate 8 persone con l’accusa che va dalla tratta di essere umani al traffico e abuso di minori. La polizia, infatti, ha scoperto che tenevano segregati in casa 31 bambini di età compresa tra pochi mesi e 12 anni. Stando a quanto riferito dai media bosniaci, tra le figure arrestate ci sono Zahida Djogo, proprietaria della casa, e Viktorija Viki Popovic, che sembrava occuparsi dei bambini.
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La Popovic è nata a Roma, ma è residente tra Banja Luka e Brcko e quindi pare abbia avuto un ruolo nella gestioni di minori nella casa. Alcuni bambini avevano il passaporto croato, ma la polizia ha precisato che nessuno di loro figurava tra i bambini scomparsi in Croazia. Ma sono in corso verifiche approfondite, poiché si crede si tratti di documenti falsi.
Il caso è molto complesso, la polizia ha confermato che nelle indagini è coinvolta anche l’Europol. La maggior parte dei bambini appartiene alla comunità rom. Non si escludono ulteriori sviluppi, le forze dell’ordine croate e bosniache stanno lavorando per capire l’entità dei bambini.