Arriva un aiuto per le famiglie che stanno vivendo momenti di difficoltà economica, che possono ottenere un bonus di 800 euro già dal mese di marzo
La vita è sempre più cara e diverse famiglie stanno vivendo un momento di grossa difficoltà economica. In tanti, infatti, faticano ad arrivare alla fine del mese. Far quadrare i bilanci è la cosa più difficile in questo periodo. La crisi non conosce fine, soprattutto per chi ha un reddito basso, magari un lavoro saltuario e non riesce a trovare stabilità.
C’è stata una ricerca condotta dall’Osservatorio Mensile Findomestic del Gruppo Bnp Paribas, i cui risultati hanno fatto discutere molto. Tre italiani su dieci hanno già ricevuto forme di aiuti economici per la propria famiglia in maniera ricorrente. Questo riguarda soprattutto il pagamento delle bollette di luce e gas e la spesa alimentare.
A prestare aiuto sono più i genitori con il 60%, ma anche i fratelli con il 13%. E’ uno scenario complicato ed è per questo che 800 euro in più come aiuto fanno molto comodo. Per anni questo bonus è rimasto fermo, ma ora è stato sbloccato dopo i vari problemi amministrativi e burocratici. Si tratta del bonus genitori separati, destinato a chi non ha ricevuto il mantenimento durante la pandemia.
Il bonus è stato sbloccato dopo che era stato introdotto con il Decreto Sostegni nel 2021, pensato per quei genitori separati o divorziati che durante la pandemia sono rimasti senza sostegno economico dell’altro. L’importo massimo è di 800 euro al mese per la durata di un anno. I primi pagamenti dovrebbero arrivare a breve, l’INPS ha confermato che i fondi sono stati sbloccati e ammontano a 10 milioni di euro.
Chi ha fatto domanda entro il 31 marzo 2024, termine poi prorogato al 2 aprile successivo, dovrà quindi soltanto attendere che avvenga l’erogazione da parte dell’INPS. I requisiti per accedervi sono lo stato di necessità economica e il bisogno di provvedere a figli minori o maggiorenni ma con disabilità gravi, il mancato ricevimento del mantenimento da parte dell’altro genitore causa pandemia.
Il reddito dev’essere pari o inferiore a 8.174 euro e occorre dimostrare che l’altro genitore abbia perso il lavoro, subito una riduzione dell’attività o la sospensione per 90 giorni dall’8 marzo 2020. Insomma, non è molto ma può dare una grossa mano a chi è in difficoltà e durante la pandemia non ha ricevuto sostegni economici.