I Maneskin sono una delle band che hanno fatto la storia recente della musica italiana. I loro numeri parlano piuttosto chiaro.
Quando parliamo dei Maneskin trattiamo di una band che ha fatto la storia della musica italiana, almeno di quella recente. Il cantante Damiano, la bassista Victoria De Angelis, poi anche Thomas Raggi ed Ethan Torchio, quattro ragazzi che inizialmente suonavano per strada a Roma e che pian piano hanno fatto letteralmente rumore sorprendendo tutti.
Dall’exploit ad X Factor fino alle vittorie al Festival di Sanremo e all’Eurofestival ma in generale i Maneskin hanno fatto rumore ovunque ed hanno ottenuto sempre un grande successo. Ma oltre a questo la loro esplosione è arrivata anche in America dove si sono tolte soddisfazioni come aprire il concerto dei Rolling Stones e tanto altro. In America hanno avuto un grandissimo successo e sono diventati una band mondiale.
Per questo ha sorpreso tutti la decisione di separarsi. O meglio non c’è mai stato l’annuncio di una separazione ufficiale, ma è evidente che loro hanno preso strade diverse. E lo abbiamo visto anche all’ultimo Festival dove Damiano David ha cantato da solo come solista e Victoria ha suonato con una storica band il giorno successivo, con i due che non si sono neanche incrociati. C’è chi parla di rottura tra loro e chi ha dato altri rumors, ma ormai ognuno sembra aver preso la propria strada.
Maneskin, parla Damiano David: le parole lasciano di stucco
Damiano David ha lanciato recentemente il terzo album da solista e sta riscuotendo un buon successo, i risultati sono evidenti e le cose sono piuttosto positive. Nel corso di una recente intervista Damiano ha trattato di tanti temi, non ultimo l’amore con la nuova compagna Cameron Dove, ma anche la rottura con l’ex fidanzata Giorgia Soleri e la rottura appunto dai Maneskin. Parlando a questo proposito il cantante ha chiarito:
“Lavoravo cosi tanto che non mi rendevo conto che mi stavo trascurando”, ha spiegato a Music Connection ed ha proseguito: “Siamo diventati famosi ed abbiamo avuto successo sia in Italia che all’estero, è stato fantastico ma non mi sono reso conto che stavo diventando triste e avevo perso entusiasmo”. Poi ha proseguito:
“Mi sentivo davvero perso e mi sentivo come un robot, non era colpa di nessuno se non mia e non ero in grado di fare una valutazione su ciò che stavo accadendo. Ero distratto e non mi vedevo neanche più malato”.
