Tra due mesi esatti si concretizzerà l’addio a uno strumento di comunicazione che ci ha accompagnato per oltre un decennio
Due mesi, tanto manca al 5 maggio 2025, giorno in cui calerà il sipario su uno strumento di comunicazione che, per primo, ha introdotto novità e funzioni poi riprese da altri.

Uno strumento che ci ha permesso, prima di tanti altri, di chattare con i nostri contatti, effettuare chiamate e videochiamate gratuite, diventando anche un partner fondamentale nell’organizzazione del lavoro per aziende e professionisti. Stiamo parlando di Skype, il software che Microsoft ha acquistato nel 2011 per 8.5 miliardi di dollari e che ha aggiornato con nuove funzionalità fino alla progressiva dismissione ormai imminente.
Ad annunciare l’addio a Skype – una notizia nell’aria da tempo – è stata la stessa Microsoft con una nota ufficiale sul proprio blog con la quale l’azienda statunitense ha comunicato anche l’intenzione di concentrare le risorse prima destinate a Skype allo sviluppo di Teams, l’applicazione che, progressivamente, l’ha sostituito ereditandone le funzioni principali.
Skype, ufficiale la chiusura: la comunicazione di Microsoft agli iscritti
E’ stato un lento declino quello di Skype, passato da 150 milioni di utenti mensili del 2011 ai 20 milioni del 2020. Con gli anni, il software di Microsoft è stato superato da concorrenti come Whatsapp, Telegram, FaceTime, Slack, Zoom e dallo stesso Team. Dopo una breve ripresa durante la pandemia, Microsoft ha proseguito negli aggiornamenti, con l’introduzione di nuove funzionalità tra cui l’integrazione con il tool nativo di IA, fino alla decisione di chiuderlo definitivamente.
Per provare a rivitalizzare Skype, Microsoft lo aveva anche integrato all’interno del sistema operativo Windows fino all’uscita di Windows 11 nel 2021. Ora al posto di Skype c’è Teams e proprio a questo servizio possono già affidarsi gli utenti iscritti a Skype nel periodo di transizione che ne precede l’ormai imminente chiusura.

Microsoft ha comunicato che gli iscritti a Skype potranno accedere a Teams con le stesse credenziale e l’opportunità di importare su quest’ultimo contatti e chat. Fino alla chiusura, ovviamente, chi utilizza Skype può continuare a farlo con tutte le funzionalità che resteranno attive. Vedremo, nelle prossime settimane, quale sarà l’effettivo seguito di questa opportunità ovvero se gli utenti decideranno di migrare a Teams oppure scegliere un altro servizio alternativo tra quelli disponibili sul mercato.
Con Skype se ne va, indubbiamente, un grande protagonista della comunicazione dell’ultimo decennio. Riconoscibilissimo con il suo inconfondibile logo azzurro e la S in primo piano, Skype è stato un precursore dei tempi, facendo intuire le immense potenzialità del web in un momento storico in cui erano state esplorate solo in minima parte.