Torna l’ora legale, si torna a parlare di abolizione nel prossimo futuro: ecco la netta decisione dell’Italia
Come di consuetudine, anche nel 2025 l’ultimo weekend del mese di marzo scandirà per l’Europa il passaggio dall’ora solare all’ora legale. Più precisamente, lo spostamento delle lancette dell’orologio 60 minuti in avanti avverrà durante la notte tra sabato 29 e domenica 30, quando dalle 2:00 si passerà direttamente alle 3:00.

Come sappiamo, quella giornata avremo un’ora in meno per riposare. Una ‘notizia’ non proprio graditissima, che però porterà numerosi benefici nei mesi successivi. Il passaggio dall’ora solare all’ora legale, infatti, ci consentirà di godere di un’ora di luce al giorno in più, con tutti gli aspetti positivi del caso.
In primis, un sostanziale risparmio dell’energia elettrica (non male di questi tempi contrassegnati da un forte caro bollette!), ma anche la possibilità di fare più attività all’aria aperta nel pomeriggio o godersi aperitivi dinanzi ad un bellissimo tramonto. Insomma, il piccolo scompenso iniziale di sonno verrà ampiamente ripagato!
Torna l’ora legale, tornano le polemiche. La posizione dell’Italia è chiara, ecco come stanno le cose
Ciononostante, con l’avvicinarsi del ritorno dell’ora legale è tornata a tenere banco anche l’annosa polemica riguardante l’abolizione. Una polemica portata avanti in maniera particolarmente accesa dai Paesi del Nord Europa, che non traggono grossi benefici da tale swich e ne farebbero molto volentieri a meno. La questione è arrivata anche al Parlamento Europeo, dove però non si sono riscontrate soluzioni ritenute unanimemente vantaggiose, bensì soltanto una evidente spaccatura tra i favorevoli e contrari.
Al momento, dunque, la situazione è in fase di stallo e non sembra in procinto di sbloccarsi. E l’Italia, cosa ne pensa?

Trovandosi nella zona meridionale dell’Europa, l’Italia è trai i Paesi che traggono più vantaggio dal cambio di orario. Dunque, la politica nostrana ha sempre guardato con estremo favore all’ora legale e lo fa a maggior ragione in questo periodo. Basti pensare che per produrre energia elettrica l’Italia fa affidamento soprattutto sul gas – si stima che lo usiamo per il 40% della produzione, mentre la media degli altri stati europei si attesta intorno al 20% – e l’enorme rialzo del prezzo di questa materia prima è chiaramente un fattore che rafforza la sua posizione in merito.
Insomma, tutto lascia presagire che in Italia manterremo l’alternanza tra ora solare e ora legale ancora per molto tempo. A questo punto, non ci resta che prepararci a spostare in avanti le lancette.