Lavarsi le mani è una pratica di igiene quotidiana di fondamentale importanza. Per farlo al meglio, questa è la durata giusta
Cinque anni fa, proprio in questi giorni di inizio marzo quando venne istituito il primo lockdown nazionale per la pandemia da Covid-19, il lavaggio delle mani era indicato come una delle pratiche obbligatorie da seguire per contrastare la diffusione di un virus che avrebbe tenuto sotto scacco il mondo intero almeno fino al 2022.
In tv, sui social e su YouTube abbandonavano i tutorial su come svolgere al meglio questa gesto basilare quotidiano spesso troppo trascurato. Di fronte a quei filmati, in tanti si resero conto di aver ignorato a lungo come le nostri mani potessero essere un ambiente ideale per la proliferazione di microrganismi patogeni, responsabili dell’insorgere di un gran numero di patologie dal banale raffreddore ad altre più gravi come il Covid stesso o altri virus non facili da debellare.
Da quei tutorial, apprendemmo anche come la pulizia delle mani doveva essere svolta adeguatamente per eliminare al meglio le tracce dei germi e mantenerle igienizzate il più possibile. Un rituale che può essere portato a termine efficacemente anche senza acqua.
Come lavarsi le mani al meglio: il tempo è fondamentale
Per pulirsi al meglio le mani è opportuno anzitutto togliere togliersi gli anelli e i bracciali, in quanto è proprio in quelle zone coperte che può annidarsi la maggior parte dei microrganismi patogeni. E’ opportuno, inoltre, utilizzare il sapone liquido e non le saponette che possono ospitare esse stesse germi in quantità sulla superficie.
Dopo aver insaponato le mani con cura, bisogna passare con decisione il sapone su dorso e palmo senza assolutamente trascurare lo spazio tra le dita e sotto le unghie. In seguito, risciacquare con l’acqua e asciugarsi preferibilmente con una salvietta monouso da utilizzare anche per richiudere il rubinetto in modo che i microrganismi che ci hai lasciato dopo averlo aperto non torneranno a depositarsi subito sulle mani appena pulite.
Già, ma quanto tempo deve durare questa pratica ? A ribadirlo è l’OMS. Per essere efficace questa pratica deve durare almeno dai 40 ai 60 secondi. Ovviamente, alla durata deve accompagnarsi la massima cura nell’esecuzione dei movimenti sopra indicati. Gli stessi devono essere svolti anche se utilizziamo un gel idroalcolico, efficace per eliminare la flora batterica superficiale attraverso la soluzione che va distribuita omogeneamente su tutta la superficie.
Per valorizzare ulteriormente l’utilità di questa pratica quotidiana, il 5 maggio di ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale dell’igiene delle mani. L’evento prevede una serie di iniziative, promosse dalle strutture sanitarie, con l’obiettivo di diffondere le buone pratiche per compiere al meglio un gesto semplice e utilissimo per la nostra salute e quella altrui.
