Anni 2018 e 2019 nel mirino degli accertamenti fiscali, controlli in corso e cartelle esattoriali in arrivo: si rischiano pesanti multe
Una delle più grandi preoccupazioni da parte di tutti, di anno in anno, è quella relativa agli accertamenti fiscali. L’Agenzia delle Entrate e i vari enti deputati al controllo, periodicamente, mettono in essere dei controlli per verificare che tutta la platea abbia proceduto al regolare pagamento delle imposte previste. E quando questo accade, è forte il timore di ricevere brutte sorprese.

Che possa avvenire per adeguamenti intervenuti successivamente, oppure per pagamenti non presentati per gli importi corretti, molti di noi temono, in questi casi, di ricevere salate cartelle esattoriali. Ecco per quale motivo bisogna prestare grande attenzione nel momento in cui si vanno a pagare le tasse. La corretta presentazione della dichiarazione dei redditi, che quindi va a stabilire gli importi da versare, è fondamentale da questo punto di vista.
Sono sotto i riflettori, in particolare, i versamenti degli anni 2018 e 2019, per una particolare categoria di lavoratori. L’annuncio ufficiale da’ il via ai relativi controlli, per stabilire se la posizione dei contribuenti è regolare oppure va sanata in qualche modo.
Inpgi, accertamenti sui redditi degli anni 2018 e 2019: cosa succede in caso di inadempienza
I controlli in questione riguardano in questa fase l’INPGI, vale a dire l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti. L’ente ha avviato la periodica procedura di verifica sul pagamento degli adempimenti obbligatori da parte degli iscritti, con i controlli relativi al biennio 2018-2019.

In particolare, riflettori puntati sulla comunicazione dei redditi relativa all’anno 2018, per tutti coloro che svolgono attività da giornalisti freelance, vale a dire titolari di partita IVA, con redditi autonomi tramite ritenuta d’acconto o con cessione del diritto d’autore.
I giornalisti sono tenuti alla comunicazione dei redditi anche in assenza degli stessi per l’anno contributivo in esame. Tale comunicazione andava presentata entro il 30 settembre 2019. Oggetto di verifica anche eventuali discrepanze tra i redditi comunicati alla cassa di previdenza professionale e quelli comunicati al Fisco. Sono in partenza le prime lettere di accertamento ad iscritti con una posizione irregolare o da chiarire. Nel caso in cui vengano accertati proventi da lavoro giornalistico non comunicati, si chiederà agli iscritti in questione di versare la relativa contribuzione maggiorata da interessi. La stessa procedura avverrà anche per l’anno 2019 e per i redditi comunicati entro il 30 settembre 2020.