Il Ministero della Sanità lancia l’allerta su un particolare oggetto che può mettere a repentaglio la nostra salute: che cosa sta succedendo
L’operato del Ministero della Salute, su base quotidiana, non si limita soltanto alla corretta gestione del comparto ospedaliero e all’analisi degli scenari epidemiologici delle malattie in circolazione nel nostro paese, ma si svolge anche con altre funzioni. Come una costante attenzione sui prodotti che vengono divulgati in commercio, che in alcuni casi possono presentare dei rischi per la nostra salute.

Tutto questo finisce con il riguardare, nella maggior parte dei casi, lotti di alimenti che possono risultare deteriorati e per i quali è opportuno verificare i relativi avvisi sui canali del Ministero stesso. Ma a volte questo tipo di attività riguarda anche degli oggetti di uso comune, che possono diventare dannosi per la nostra incolumità. Nelle ultime ore, in particolare, è finita nel mirino una tipologia di oggetti che usiamo quotidianamente e che cela pericoli insospettabili.
Ministero della Salute, ritiro di un lotto di tegami antiaderenti: rilascio di alluminio oltre i limiti consentiti
Uno degli ultimi provvedimenti ministeriali infatti impone il richiamo di un lotto di tegami antiaderenti, a causa di mancata conformità relativa alla sicurezza dei materiali. In particolare, pare che questi tegami rilascino alluminio in maniera molto superiore al normale e dunque ad alta percentuale di tossicità.

Oggetto del richiamo, sono tegami e casseruole della marca Valsecchi Casalinghi. Il modello in questione è l’Indux, a un manico o due manici, con un diametro di 16 centimetri che, come svela già il nome, è adatto in particolare alla cottura a induzione. Il lotto incriminato è il numero L305/24.
Il Ministero, sul sito ufficiale dedicato al richiamo dei prodotti dal commercio per rischi per la salute, ha segnalato il lotto in questione, spiegando come il rilascio di particelle di alluminio avvenga oltre i limiti consentiti, consigliando di non utilizzare i tegami e riconsegnarli al punto vendita. In negozio, si provvederà quindi al ritiro, nonché alla sostituzione dell’articolo e al relativo rimborso per gli acquirenti.
C’è stata qualche polemica in merito, dato che il provvedimento è arrivato con diversi giorni di ritardo rispetto alla data ufficiale del richiamo. Se siete in possesso di articoli simili, verificate il numero di lotto di produzione e vendita.