Sono cominciati già i primi blocchi. In alcune città, le auto Euro 4 non possono già circolare. E siamo solo all’inizio …
E’ un momento difficilissimo per il mercato automobilistico in Europa. Le vendite faticano a tornare sui livelli pre pandemia e l’attesa rivoluzione green stenta a decollare come auspicato dai vertici della UE che hanno fissato al 2035 lo stop alle immatricolazioni con motore endotermico.

Rientrano in questa fattispecie quelle a benzina, diesel, a GPL nonché le mild hybrid e le plug-in hybrid. Almeno per quest’ultime si sta tentando una mediazione per prorogare la deadline già stabilita. L’Italia, inoltre, come ribadito più volte dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è in prima fila anche per ottenere una prolungamento oltre il 2035 della vendita di auto benzina e diesel. Non a caso, lo stesso Salvini ha definito un “suicidio” pensare che, da quell’anno, nella UE non si possa comprare una nuova auto che non sia elettrica.
L’Italia è uno dei mercati europei dove le auto elettriche vendono meno. Lo scorso febbraio ne sono state immatricolate solo 6.980, pari al 5% delle vendite totale del mese. Un dato negativo che fa il paio con quello della presenza, sul nostro territorio, del parco auto circolante più vecchio d’Europa. Basta pensare che l’età media delle auto in Italia è di 11 anni e 10 mesi, una condizione che rende molte di loro non in linea con le attuali normative sul contenimento delle emissioni inquinanti.
Stop alla circolazione delle auto Euro 4, qui non possono già circolare
A conferma dell’anzianità dei veicoli circolanti in Italia, si stima che un’auto su cinque appartenga alla classe di emissioni Euro 4 e sia stata immatricolata tra il 2006 e il 2009. Per tutti questi modelli (pare sino circa 9 milioni) sono già in vigore limitazioni alla circolazione tali da impedirne l’accesso in alcune città che hanno adottato provvedimenti di tutela ambientale con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti da traffico veicolare.
Tra le regioni più virtuose spicca la Lombardia dove è già operativo lo stop totale alla circolazione fino alle auto Euro 4 Diesel in 209 comuni della Fascia 1 (fra cui Milano, Brescia e Bergamo) nella fascia oraria 7.30-19.30, dal lunedì al venerdì e nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo.

Un’identica disposizione è in vigore anche nei cinque comuni con più di 30.000 abitanti della Fascia B ovvero Lecco, Varese, Abbiategrasso, Vigevano e San Giuliano Milanese. Il Comune di Milano, peraltro, ha già deliberato per lo stop alla circolazione anche per le Euro 4 Benzina nell’area B a partire dal 1 ottobre 2028.
Anche a Torino sono già attive disposizioni simili a quelle attuate in Lombardia. In particolare, nel capoluogo piemontese, è in vigore lo stop per le Diesel Euro 4 (e ovviamente anche per quelle con classe di emissione più bassa 0-1-2-3) nei giorni feriali (dal lunedì al venerdì), dalle 8 alle 19 nel periodo tra il 15 settembre e il 15 aprile. Situazione identica, con stessi giorni e orari settimanali, a Bologna e Napoli con le Euro 4 Diesel (e precedenti) bloccate però dal 1 ottobre al 31 marzo.
Tra sette mesi, da ottobre 2025, sarà vietato l’ingresso ai mezzi Diesel Euro 4 e Benzina Euro 3 all’interno della Fascia Verde di Roma. Nella Capitale, al momento, non sono previste limitazioni per le Euro 4 a Benzina. A Firenze siamo già oltre. E’ attivo, infatti, il blocco anche per le Euro 5 Diesel nell’area tra piazza Beccaria e piazza della Libertà.