L’Italia torna al voto con un altro election day. Le date sono state già decise. C’è il via libera del consiglio dei ministri
La decisione era nell’aria e ora è arrivata. Anche per il 2025 è previsto un election day in Italia. Le date sono state decise con il via libero definitivo arrivato dal Consiglio del Ministri che anticipa la successiva ufficialità sul provvedimento.
Per il 2025 sono previste le votazioni per il rinnovo dei consigli comunali in quasi 400 comuni. La data per le elezioni amministrative è stata fissata per domenica 25 e lunedì 26 maggio per il primo turno. Per l’eventuale ballottaggio, invece, si tornerà alle urne domenica 8 e lunedì 9 giugno. Tra i comuni capoluogo in cui si voterà per il rinnovo delle cariche comunali, in queste date, segnaliamo Genova, Matera, Ravenna, Taranto e Nuoro. Oltre a questi, tra quelli non capoluogo, spiccano Sulmona, Nola, Lamezia Terme e Giugliano.
ll Consiglio dei Ministri ha deciso di accorpare alle votazioni per i ballottaggi dell’8-9 giugno anche quelle sui Referendum abrogativi su Cittadinanza (1) e Lavoro (4), quest’ultimi proposti dalla CGIL e approvati dalla Corte Costuzionale.
Il primo dei quattro Referendum proposti dalla CGIL chiede l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act. Il secondo riguarda la cancellazione del tetto all’indennità nei licenziamenti delle piccole imprese con meno di 15 dipende. Con il terzo si chiede l’eliminazione di alcune norme sull’uso dei contratti a termine. Con il quarto quesito referendario, invece, si vuole abrogare la legislazione attuale che impedisce, in caso di infortunio sul lavoro, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.
Per quanto riguarda, invece, il Referendum sulla cittadinanza, con questo si propone di dimezzare da 10 a 5 anni il tempo di permanenza in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana. Restano invariati, invece, i requisiti necessari per l’ottenimento della cittadinanza ovvero conoscenza della lingua, possesso del reddito, obtemperanza degli obblighi tributari, assenza di condanne penali e di altre cause ostative alla sicurezza della Repubblica.
I promotori dei Referendum hanno chiesto al Governo che la votazione su quest’ultimi venga fissata a maggio e non l’8-9 giugno, ovvero i primi giorni seguenti alla chiusura delle scuole che segnano, di fatto, l’inizio delle vacanze estive con le prime partenze. Per legge – lo ricordiamo – un referendum abrogativo è considerato valido solamente se si supera l’affluenza del 50% degli aventi diritto al voto.
Per i Referendum 2025 potranno votare, fuori dal proprio comune di residenza, anche gli elettori fuori sede per motivi di studio, lavoro, cure mediche o altre ragioni. I fuori sede dovranno richiedere l’ammissione al voto nel comune temporaneo di domicilio entro 35 giorni prima della votazione. Pertanto, l’ultima data utile sarà quella del 5 maggio 2025.