Consigli da parte degli esperti per l’assunzione di frutta secca, quantità eccessive potrebbero non portare benefici alla nostra salute: i dettagli
Tutti noi cerchiamo di ottenere in ogni modo benefici per la nostra salute, anche mediante una corretta alimentazione, con l’apporto di vari fattori nutritivi che possano migliorare il nostro metabolismo e il nostro benessere. Da questo punto di vista, ci sono alimenti che bisogna cercare di assumere il più possibile, per ottenere risultati di rilievo. Una vera e propria miniera di sostanze utili al nostro organismo è la frutta secca.

Tanto per cominciare, nella frutta secca si trovano in abbondanza sali minerali e principi antiossidanti, che aiutano una corretta efficienza del nostro corpo e prevengono così l’invecchiamento e determinate patologie. In più, vitamine e fibre contribuiscono in altrettanta misura alla nostra salute.
Come in tutte le cose, ovviamente, è il caso di proseguire adagio e con misura e non eccedere nelle quantità assunte. Se si esagera, con una alimentazione troppo centrata su questi particolari alimenti, si potrebbero invece, paradossalmente, ottenere degli effetti negativi.
Uno studio su quelli che possono essere i danni collaterali da un consumo smodato di frutta secca è stato condotto dalla BMJ Nutrition, Prevention & Health, una popolare rivista specializzata che si occupa del rapporto tra alimentazione e salute. Ecco che cosa è emerso dall’analisi degli esperti.
Frutta secca, lo studio dei medici: ecco la quantità corretta da mangiare
Lo studio, come sempre in questi casi, ha condotto una osservazione di tipo approfondito su un vasto campione di popolazione, per valutare effetti positivi e negativi legati all’assunzione di frutta secca all’interno dell’alimentazione quotidiana.

Sono state osservate, nello specifico, le abitudini alimentari, per circa vent’anni, di oltre 50 mila maschi tra i 40 e 75 anni di età, oltre 120 mila donne tra i 35 e i 55 anni e oltre 116 mila donne tra i 24 e i 44 anni. La corretta assimilazione di queste sostanze ha mostrato, nei soggetti analizzati, una minor propensione a ingrassare. Chi invece ne assumeva molte più del necessario, finiva per sentirsi troppo gonfio.
Tutto questo è dovuto al grande potere in termini di sazietà che questi alimenti rivestono. E così, si può mangiarle praticamente in qualsiasi momento della giornata, anche se i più indicati sono gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio. La quantità corretta, secondo lo studio citato, è tra i 15 e i 30 grammi al giorno.