Hai problemi alla vista? Puoi scoprire con 12 anni d’anticipo questa grave malattia

I problemi alla vista possono nascondere altre patologie da non sottovalutare: il consiglio degli esperti, da una visita specialistica possono emergere segnali d’anticipo per prevenire una malattia piuttosto diffusa

Sono tanti gli aspetti della nostra salute con cui dover fare i conti con l’avanzare dell’età. Fondamentali da questo punto di vista sono visite mediche periodiche per controllare ciò che nel nostro corpo non va ma anche in un ottica di prevenzione. Una delle problematiche più avvertite è di sicuro quella dei problemi alla vista.

Esame della vista da un oculista
Hai problemi alla vista? Puoi scoprire con 12 anni d’anticipo questa grave malattia – Temporeale.info (foto da Pixabay)

Alcuni riescono a mantenere una vita acuta anche in età adulta e in terza età, ma naturalmente non è così per tutti. La maggior parte delle persone riscontrano una minore capacità di mettere a fuoco scritte e oggetti, e se questo almeno in parte può essere considerato tutto sommato normale, possono esserci invece dei segnali più importanti e da non sottovalutare.

L’abbassamento della vista, infatti, stando a uno studio condotto in Inghilterra sarebbe un sintomo di una malattia decisamente più grave. Ma attraverso un esame specifico, questa potrebbe essere intercettata con largo anticipo, di almeno 12 anni sul decorso normale, e dunque prepararsi per tempo all’evenienza e alle relative contromisure.

Morbo di Alzheimer, come rilevarlo in anticipo con un esame della vista

Alcuni problemi della vista permetterebbero di rilevare l’insorgere del morbo di Alzheimer. Infatti, ci sarebbero alcuni indicatori precoci della malattia, riscontrati su un campione elevato di persone su cui sono stati condotti degli esami approfonditi.

Donna malata di Alzheimer a passeggio per strada
Morbo di Alzheimer, come rilevarlo in anticipo con un esame della vista – Temporeale.info (foto da Pixabay)

Sono state studiate, nella ricerca britannica di cui parlavamo prima, oltre 8mila persone, che hanno eseguito un test piuttosto particolare. Dovevano infatti, da un insieme di punti in movimento, essere in grado di rilevare un triangolo. E’ stato rilevato che chi ha avuto tempi di risposta più lenti rispetto agli altri ha effettivamente sviluppato la demenza senile più avanti.

La spiegazione dal punto di vista scientifico risiederebbe in una caratteristica distintiva dell’Alzheimer, l’accumulo delle placche amiloidi. Queste infatti vanno a colpire innanzitutto le aree del cervello deputate all’elaborazione visiva. I deficit che sono stati osservati nei vari studi condotti hanno portato a concludere che chi tenderà a soffrire di Alzheimer ha una ridotta sensibilità al contrasto, una difficoltà a distinguere la gamma di colori blu-verde e complicazioni nei movimenti oculari ad ampio raggio.

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